A mezzogiorno in punto, in contemporanea con altre 19 città d’Italia, una per regione, la torcia olimpica è stata accesa a Venezia, in campo della Salute, per annunciare gli imminenti Giochi Mondiali Invernali “Torino 2025” di Special Olympics, che si terranno dall’8 al 15 marzo.
La fiaccola è arrivata da Piazzale Roma, portata dagli agenti tedofori volontari della Polizia di Stato e dai volontari di Venice Marathon, insieme ad alcuni atleti Special Olympics.
Dopo il passaggio per Santa Chiara, Sant’Andrea, Zattere e Punta della Dogana, sul palco allestito davanti alla chiesa della Salute, sono stati la veneziana Elisa Parutto (danza sportiva) e il vicentino Nicola Capraro (sci di fondo) con il tecnico Carlo Zaja (Polisportiva Terraglio) ad accendere il braciere.
Sul palco, insieme alle autorità (presenti l’assessore regionale Manuela Lanzarin, il vicesindaco di Venezia Andrea Tomaello e l’assessore alla Coesione Sociale Simone Venturini) anche il Patriarca mons. Francesco Moraglia: «Cari amici di Special Olympics – ha detto il Patriarca – portate sempre alta, viva, questa fiamma di luce che abbiamo appena acceso. E’ una luce di speranza ma soprattutto di rispetto della vita in ogni sua forma. Soprattutto quando la vita è fragile, quando fatichiamo. Le vostre famiglie, con voi, sono le protagoniste di questo momento in cui lo sport cessa di essere un fatto economico e diventa quello che dovrebbe essere: superare i limiti umani, superare la fatica, la sofferenza e farlo con gli altri, nel rispetto della vita, che è qualcosa che dobbiamo guardare sempre con stima. Grazie per questa manifestazione, questa luce che risplende oggi, in un mondo offuscato da guerre e da prepotenze politiche, ad ogni livello, grazie perché correndo con questa fiamma tenete accesa una luce di cui noi abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di luce, abbiamo bisogno di camminare insieme, abbiamo bisogno di rispettare sempre il dono della vita». (S.S.L.)