«La nuova “Casa San Giuseppe” nasce con l’obiettivo di essere un centro propulsore di carità cristiana e di solidarietà umana, capace di coinvolgere le persone e le comunità, a partire dal tessuto ecclesiale, parrocchie, gruppi, associazioni della città di Venezia; il percorso di preparazione e realizzazione della struttura ha coinvolto e resi partecipi i parroci e le comunità della zona».
Lo sottolinea il Patriarca Francesco, inaugurando, nella tarda mattinata di sabato 12 giugno, il complesso alle Muneghette, nel sestiere di castello a Venezia.
Lo stabile, di proprietà di Ipav e concesso in comodato alla Diocesi, è stato oggetto di un intervento di adeguamento. Ora è pronto a svolgere la sua nuova funzione.
Casa San Giuseppe ospiterà la Caritas e la San Vincenzo, il Consultorio familiare diocesano con la sua attività formativa e terapeutica, e ci sarà la possibilità di accogliere ed ospitare singoli e, soprattutto, famiglie per un periodo limitato. Inoltre nella Casa vivrà una famiglia che si è resa disponibile per essere riferimento e appoggio per la Casa stessa e i suoi ospiti. Inoltre ci sono spazi adeguati e strutture a norma per offrire un pasto quotidiano o un letto a chi ne ha l’esigenza.
Casa San Giuseppe – rileva il Patriarca – non vuole essere e non sarà una semplice somma di servizi offerti ed opere assistenziali. «Qui si potrà venire per fare “esperienza” concreta di carità e di solidarietà, per vivere momenti di formazione e di crescita reciproca, per offrire e ricevere servizio, soccorso ed aiuto, in contatto e nel coinvolgimento di tante realtà sociali del territorio, cominciando dalle istituzioni. Qui, insomma, si tengono presenti alcuni bisogni specifici e difficoltà contingenti da affrontare, ma non si vuole fare mera assistenza ma aver cura dell’uomo nelle sue esigenze materiali e spirituali».
La struttura, conclude mons. Moraglia, «vuole essere così un segno, piccolo ma significativo, di come si possano coniugare solidarietà e sussidiarietà; vuole essere, tra le calli di Venezia, un seme di carità capace di suscitare in tanti maggiore condivisione e partecipazione, il desiderio di stringere legami fraterni nella vita della città. L’impegno – per tutti – è vivere e realizzare una cittadinanza più responsabile e solidale».