Il Centro per l’infanzia e la famiglia “Oltre le nuvole” dell’Istituto Casa Famiglia San Pio X della Giudecca prosegue la sua attività, proponendo una serie di corsi e laboratori aperti non solo alle mamme e ai loro figli ospiti della struttura protetta, ma anche alle famiglie del territorio. Come nel caso della psicomotricità relazionale, il cui scopo è quello di sviluppare l’aspetto motorio nei bambini, chiamati, attraverso il movimento del corpo, ad esprimere le proprie emozioni.
«È un corso a cui teniamo particolarmente – spiega Maria Monzione, educatrice pedagogista e coordinatrice del Centro per l’infanzia –. Quest’anno, a partire dal 6 febbraio, proporremo 16 incontri per la fascia d’età 3-5 anni ed altrettanti per quella dai 6 agli 8: un appuntamento a settimana, il giovedì, fino ai primi giorni di giugno, per poi riprendere l’attività a ottobre. È suggerita per tutti i bimbi, ma in modo particolare per quelli che hanno difficoltà nel gestire limiti e frustrazione, nonché per coloro che mostrano qualche problematica in termini di movimento». Roberto Scarpa, presidente dell’Istituto Casa Famiglia San Pio X, racconta come in questo caso il finanziamento per l’avvio del corso sia arrivato dalla Fondazione Andrea Rossato, nata in memoria del giovane morto sulle piste da sci all’età di 10 anni. «Un ragazzino che amava lo sport, tanto che la sua famiglia – riferisce Scarpa – ha deciso di mettere in piedi una Fondazione che finanzi proprio le attività sportive per quei bambini che non si possono permettere di svolgerne una. Una realtà preziosa, con la quale collaboriamo da tempo». Dopo l’accoglienza, invitando i bambini a disporsi su un tappeto verde chiamato “casetta”, la psicomotricista procede con la spiegazione delle regole del gioco. Al termine del corso, della durata di circa un’ora, i partecipanti sono invitati a sistemare la stanza e a dedicarsi ad un disegno «che permetta loro di distaccarsi dall’attività svolta fino a quel momento, tornando a casa sereni: può capitare infatti che i bambini – osserva Monzione – portino fra le mura domestiche l’euforia accumulata durante il percorso fatto». Il corso è a pagamento per le famiglie “esterne” a Casa Famiglia, con iscrizione obbligatoria.
Un’altra proposta in partenza, con le medesime modalità, è “Orsa minore”, laboratorio di silent book (libro senza parole) pensato per i bimbi dai 3 ai 6 anni. «Laboratorio in cui vengono utilizzati dei libri illustrati, privi di scritte. L’obiettivo è quello di permettere ai genitori di vivere un momento di qualità con i propri figli, in un contesto in cui i ritmi frenetici giornalieri spesso non consentono loro di dedicargli la giusta attenzione. Partirà il 10 febbraio, fino a metà marzo, proponendo 5 incontri distribuiti in questo arco temporale. All’interno della sala – spiega la coordinatrice – sarò presente io, in veste di mediatrice, insieme a genitore e figlio». Questo tipo di attività consente di dar vita a dei racconti attraverso la visione delle immagini presenti nel libro. «Dura un’ora e viene data ai genitori la possibilità di registrarsi mentre narrano la loro storia, affinché all’ultimo incontro possano unire tutte quelle che hanno inventato per i loro bimbi». Sia per quanto riguarda la psicomotricità che per “Orsa minore” è possibile avere maggiori informazioni contattando il numero 331.8297564 o scrivendo a centro.oltrelenuvole.infanzia@casafamiglia-venezia.it.
Marta Gasparon