Nel contesto della Visita pastorale, degli incontri e delle valutazioni da tempo in corso su modalità e presenza pastorale sul territorio della Chiesa diocesana, in questi giorni il Patriarca Francesco Moraglia ha provveduto a dotare di una nuova configurazione pastorale le comunità e le chiese dell’area marciana del centro storico di Venezia, una delle zone della città più toccate e trasformate dal costante e notevole afflusso di turisti e visitatori nonché, contestualmente, segnata da un progressivo calo dei residenti.
La nuova configurazione pastorale dell’area marciana è il risultato di quanto emerso nei tre anni delle visite “feriali” del Patriarca alla Diocesi e nel primo anno della Visita pastorale, considerando soprattutto quanto maturato alla luce delle riflessioni circa l’organizzazione territoriale dell’azione pastorale della Chiesa di Venezia, in varie sedi: Consiglio pastorale diocesano, Consiglio dei Vicari e Pro Vicari foranei, incontri dei Sacerdoti del Centro Storico col Patriarca, Consiglio Presbiterale. E tutto ciò avviene anche nel contesto della riorganizzazione già disposta di alcune specifiche realtà del Patriarcato, come i santuari diocesani della Salute di Mestre e di Santa Lucia a Venezia, e del trasferimento delle parrocchie di Castello e Brussa alla Diocesi di Concordia-Pordenone.
Le decisioni, qui di seguito specificate, tengono conto della prossima Visita pastorale nel centro storico veneziano (che partirà da gennaio 2019 e proseguirà fino ai primi mesi del 2020) e sono mosse dall’intento che essa non si limiti a “certificare” l’esistente ma sia l’occasione per ravvivare le comunità cristiane del territorio, già indirizzandole a partire da una nuova configurazione pastorale.
Il Patriarca ha, quindi, ritenuto che sia giunto il momento di dare compimento all’esperienza ormai decennale della comunità marciana – qui da intendere come le parrocchie immediatamente confinanti con la basilica di San Marco – e finora volutamente affidate a tre amministratori parrocchiali e a due rettori.
Il Patriarca ha disposto la cessazione di tutti gli attuali amministratori parrocchiali e rettori del territorio (mons. Giuseppe Camilotto, mons. Carlo Seno, don Massimiliano D’Antiga e don Roberto Donadoni) e ha designato don Roberto Donadoni parroco dell’area della basilica di San Marco che riunisce le attuali parrocchie di S. Moisè, S. Zaccaria e S. Salvador e comprende anche le rettorie di S. Zulian e S. Maria del Giglio.
Saranno poi collaboratori dell’intera area di San Marco, risiedendo nel territorio, don Mauro Deppieri e mons. Carlo Seno che saranno disponibili – secondo le indicazioni del parroco designato – per la pastorale di tutte le parrocchie e rettorie dell’area; don Massimiliano D’Antiga eserciterà il ministero pastorale nella basilica di San Marco.