Una semplice benedizione del feretro al cimitero di San Michele a Venezia alla presenza di cinque persone tra familiari più stretti e un amico in rappresentanza di tutti.
Così, ai tempi del Covid 19, è stato dato l’ultimo saluto a Giuseppe Morich, per tutti semplicemente Tonci, morto nei giorni scorsi all’età di 44 anni, stroncato dalla recidiva di una terribile leucemia. Morich lascia la moglie Paola, che lo ha sempre assistito con amore fino all’ultimo, e la piccola Ada, figlia di 5 anni nata nel 2015.
Giuseppe Morich aveva combattuto, una prima volta, circa venti anni fa con la leucemia che gli aveva concesso una tregua. Purtroppo, circa un anno fa, la malattia ha cominciato a manifestarsi di nuovo in modo ancora più cattivo. In ospedale dallo scorso autunno, ricoverato all’Angelo di Mestre per le cure, aveva affrontato anche il trapianto di midollo. Ha combattuto con coraggio e forza fino alla fine, sempre con il sorriso.
Era una persona generosa, dal cuore d’oro. Cameriere dell’Harry’s Bar a Venezia, con il patron Arrigo Cipriani aveva in rapporto speciale. Abitava al Lido, nel borgo storico di Malamocco ed era un riferimento del Gruppo Bevanda di cui era tra i soci più attivi e presenti.
Il Gruppo Bevanda, con il vicepresidente vicario Cristiano Capponi, ha già pensato ad alcune iniziative per ricordarlo, nell’allegria e nell’impegno per gli altri come piaceva a lui.
E’ stata aperta una raccolta fondiper ricordarlo. E il torneo annuale di tennis al Ca’ del Moro sarà a lui dedicato. Oltre al giusto proposito di tutti soci e amici di non lasciare soli la giovane vedova e la bimba in questo momento di grande dolore.
Lorenzo Mayer