“I porti di Venezia e di Chioggia sono pienamente operativi e funzionanti. Stanno continuando a lavorare grazie all’encomiabile sforzo collettivo pubblico e privato, grazie alla grande coesione e motivazione della comunità portuale. E questo ci permette di contribuire a garantire la tenuta complessiva del tessuto economico del nostro territorio, oltre a garantire le consegne e gli approvvigionamenti alla grande distribuzione, ai supermercati e alla filiera biomedicale”. Lo ha affermato oggi in videoconferenza il presidente dell’Autorità portuale, Pino Musolino.
“Le conseguenze delle limitazioni legate al coronavirus, ovviamente, si stanno facendo sentire anche nell’attività dei nostri scali. Ma – ha sottolineato Musolino – non in maniera tale da comprometterne l’attività. A febbraio, ad esempio, nonostante l’inizio dell’emergenza, i porti veneziani hanno fatto registrare un +4,3%”.
Per i dati di marzo occorrerà aspettare il mese di aprile, ma non c’è stato un crollo. Si parla di un -10% come riferito dal presidente degli agenti marittimi del Veneto, Alessandro Santi. “Questo calo si concentra soprattutto sul traffico petrolifero e dei prodotti chimici: settori in cui si è registrata la maggiore flessione dei consumi”.