Si avvicina l’appuntamento atteso dalle comunità parrocchiali di Marango, San Gaetano e Ottava Presa. Sabato 25 e domenica 26 gennaio il Patriarca Francesco compirà la visita pastorale in queste piccole ma vivaci parrocchie che compongono un’unica Collaborazione pastorale, guidata da don Giorgio Scatto, parroco e fondatore della Comunità Monastica di Marango.
Il monastero di Marango è uno dei punti focali di questa variegata realtà parrocchiale: luogo di preghiera, di accoglienza, di cultura, di inclusione e di aggregazione, al monastero fanno riferimento non solo i residenti delle frazioni, ma anche tante altre persone provenienti da altri luoghi, anche lontani. Tantissime le iniziative che partono dal monastero e generano frutti in tutto il territorio che lo circonda, grazie anche allo stile di vita promosso dalla comunità monastica che ha “contagiato” tutta la Collaborazione: dal progetto “Fare Comune” che unisce realtà cattoliche e laiche nella ricerca di una buona politica, rispettosa dell’ambiente e del bene comune, alla “Festa della Bibbia”, che si tiene la prima domenica di settembre, alla quale partecipano ogni anno tra le 250 e 300 persone, solo per citarne alcune.
Le comunità di San Gaetano e Ottava Presa, di formazione relativamente recente, pur facendo parte di un’unica parrocchia, per molto tempo si erano pensate come due entità distinte e separate, anche dal punto di vista religioso. Ottava Presa, peraltro, vive da sempre la difficoltà legata alla divisione amministrativa tra due comuni (Caorle e San Stino di Livenza) e due Diocesi (Venezia e Concordia-Pordenone). «Negli ultimi quindici anni stiamo tentando un impegnativo lavoro pastorale, almeno per la parte che è affidata alla nostra cura – spiega don Giorgio – puntando molto sulle relazioni; la cosa è resa più laboriosa anche per le numerose presenze in Ottava di famiglie provenienti da altri Paesi e appartenenti ad altre religioni, per la frequente mobilità delle famiglie stesse e per l’assenza di luoghi di accoglienza e di aggregazione». Ottava Presa è nata come “località dormitorio” per persone che lavorano e hanno legami a Caorle ed in altri Comuni ed anche oggi, nonostante il notevole sviluppo urbano che la frazione ha subito, sconta questa condizione.
Pur non essendo grandi i numeri delle persone che risiedono nel territorio delle due parrocchie (1216 abitanti, dei quali solo 29 a Marango, compresi i componenti della comunità monastica), vi sono almeno 160-200 fedeli che partecipano alla Messa del sabato e della domenica: «Non solo una mera presenza numerica, ma una reale partecipazione, nel canto, nel servizio dei lettori, nella preparazione della preghiera dei fedeli, nelle varie collette e nelle raccolte per i poveri. La partecipazione assidua alla Messa ha generato una comunità viva e accogliente, premurosa nel servizio vicendevole, attenta alle fragilità» spiega ancora don Scatto. Va ricordato, inoltre, il grande lavoro che è stato svolto negli anni per avvicinare le giovani famiglie con bambini alla vita della comunità parrocchiale: la loro numerosa presenza alla Messa del sabato, durante il percorso della iniziazione cristiana dei bambini, è un segnale positivo anche se, come spesso accade, dopo la Confermazione, molti ragazzi (e con loro i genitori) non partecipano più con la stessa assiduità alla vita religiosa della parrocchia.
Nell’ultimo anno, poi, c’è stato un significativo avvicendamento nella Piccola Famiglia della Risurrezione, fondata da don Scatto e da lui guidata appunto fino al 2024, quando i monaci hanno eletto Mariacristina Cacco nuova priora della comunità monastica. «A Marango – spiega la priora – il Patriarca incontrerà la comunità monastica nella sua vita ordinaria e, negli altri luoghi, l’intera comunità parrocchiale nelle celebrazioni eucaristiche, nella visita ai malati, nella narrazione del nostro cammino di fede e dei progetti di carità, di comunione fraterna e di ricerca di nuovi linguaggi di annuncio del Vangelo. Siamo certi che l’incontro con il nostro pastore sarà un momento forte di comunione, un incoraggiamento a proseguire con entusiasmo e fiducia sulla strada della fedeltà al Signore, senza temere le criticità e le fatiche del tempo presente. Auspichiamo che la Visita Pastorale del nostro Patriarca Francesco sia, per l’intera comunità parrocchiale, un vero pellegrinaggio di fede e di speranza in questo anno giubilare».
Riccardo Coppo