Realizzare un deserto dai colori arcobaleno. È questa la nuova sfida della Fondazione Elena Trevisanato: fra nascere un progetto agricolo nel territorio prevalentemente desertico di Boadley, un villaggio della Somali Region in Etiopia. Per sostenere il progetto, domenica 24 la Fondazione ha organizzato una festa di fine estate presso l’Isola della Certosa rivolta a tutte le età, un appuntamento settembrino ormai tradizionale. Chi parteciperà alla festa, che prevede un’offerta minima, aiuterà dunque la Fondazione a finanziare il progetto, che ha costo complessivo di 95 mila euro. Si tratta di 30.000 metri quadrati di terreno dove nasceranno orti di frutta e verdura curati direttamente da 50 persone del luogo dopo aver seguito 90 giorni di formazione per imparare le tecniche di coltivazione. Un progetto volto a dare ai locali, principalmente nomadi, la possibilità di stanziarsi e vivere non solo di pastorizia. Sono 300 gli abitanti del villaggio che beneficeranno direttamente dell’iniziativa, ma si prevede che con il passare del tempo migliaia saranno le persone dei villaggi vicini che ne trarranno beneficio.
Il lavoro su piccola scala dà frutti. «Un tempo il governo locale promuoveva progetti di questo tipo su vasta scala, ma poi si è accorto che non coinvolgendo direttamente gli abitanti dei villaggi non riusciva a raggiungere i risultati sperati. Ora invece, attraverso l’aiuto di Onlus come la nostra e Ong locali, si è capito che lavorare su piccola scala coinvolgendo direttamente gli abitanti del luogo dà molti più risultati, perché crea un senso di appartenenza e dedizione che altrimenti non si verificherebbe», racconta la presidente Liliana Miatello, mamma di Elena, la ragazza mancata prematuramente nel 2006 a soli 19 anni a cui la Fondazione è dedicata. «Scopo dell’intervento è creare resilienza e garantire un miglioramento delle condizioni alimentari».
Lavori già iniziati. Iniziato da pochi mesi, il progetto durerà circa tre anni. Agli abitanti del villaggio, seguiti costantemente, verrà insegnato tutto il necessario per garantire loro una propria autonomia ed un autofinanziamento in futuro. I lavori sono già cominciati con grande impegno da parte dei locali che, sentendosi coinvolti, si sono subito messi all’opera. Si sta già provvedendo a consolidare e proteggere il terreno dalle erosioni e inondazioni dovute alle piogge torrenziali attraverso l’utilizzo di 200 gabbioni. Il terreno destinato alla coltivazione è fertile ma serve acqua per prepararlo e favorire così la crescita delle piante con un sistema di irrigazione goccia a goccia, possibile grazie al pozzo profondo che la Fondazione ha realizzato nel 2009. Anche il periodo di formazione è già partito, 10 sono i formatori che si occuperanno di insegnare le tecniche di coltivazione e come gestire l’attività che sarà coordinata da una cooperativa composta da 8 locali.
Attrezzi da acquistare. Ora il passo successivo è comprare gli attrezzi da lavoro e realizzare un capanno dove riporli. Proprio per questo la Fondazione domenica 24, per il terzo anno consecutivo, ha organizzato presso l’Isola della Certosa la festa di fine estate, il cui ricavato sarà interamente devoluto per la continuazione del progetto agricolo di Boadley. La giornata inizierà alle ore 11 con un aperitivo di benvenuto e giochi per i bambini a cura dell’Associazione “Il Castello”. Alle 12 il “Magico Enrico” terrà lo spettacolo di magia comica “Am Sa Lami”. Seguirà il pranzo ricco di prelibatezze, accompagnato infine da dolci fatti in casa che i partecipanti sono invitati a portare. Alle 14 di nuovo intrattenimento per i bambini con sette laboratori a cura delle Associazioni “Il Barattolo” e “Il Castello”. Alle 14.30 estrazione dei premi della lotteria e alle 15 musica e balli con il gruppo “Spazio Zero Band”. Quest’anno nel caso di pioggia le attività verranno svolte al coperto. Confidando però in una giornata di sole sarà anche possibile giocare a pallavolo, calcetto, ping-pong e molto altro. L’offerta minima per partecipare è di 18 euro per gli adulti e 9 euro per i bambini dai 4 ai 15 anni, Inoltre sono previsti sconti per famiglie numerose. Ciascun partecipante non solo contribuirà a dare colore al deserto ma anche all’anima degli abitanti di Boadley.
Francesca Catalano