Il primo filare degli oltre dieci ettari coltivati a Prosecco in Tenuta Sant’Ilario a Mira in provincia di Venezia è stato vendemmiato stamattina dai ragazzi della Cooperativa “Vite Vere Down Dadi” di Padova.
Con forbici, guanti, cappellino e cassetta d’ordinanza erano ben visibili dalla strada Romea impegnati per la prima volta nella raccolta dell’uva Glera che nei prossimi mesi darà la nuova produzione di bollicine. Accolti dal sindaco Marco Dori e dall’assessore alle attività’ produttive Vanna Baldan, i neo vendemmiatori hanno anche contribuito alla parte grafica, disegnando le future etichette per le bottiglie che saranno confezionate entro la fine dell’anno.
I disegni semplici e in versione stilizzata sono stati presentati ai partecipanti all’evento che hanno potuto vedere in anteprima gli elaborati realizzati nello studio dell’associazione e deciso quale far stampare dopo una votazione popolare.
L’azienda agricola veneziana all’avanguardia dal punto di vista dell’agricoltura sostenibile e per l’apporto dell’alta tecnologia è proiettata sull’economia solidale. L’estensione totale della proprietà è di 1.400 ettari tra vallicoltura e colture estensive come mais, frumento, soia e orzo. «In questo contesto – ha spiegato l’agronomo aziendale Ivan Furlanetto – trovano uno spazio ideale anche collaborazioni con realtà che si occupano di integrazione sociale. E’ quanto accaduto con la Cooperativa Vite Vere Down Dadi alla quale abbiamo sottoposto lo studio del marchio della gamma dei bianchi spumanti e fermi che lanceremo sul mercato. Riteniamo l’economia solidale la nuova frontiera da esplorare ritenendola la migliore espressione di etica, lavoro e salute».
Patrizia Tolot, responsabile e accompagnatrice del gruppo della Cooperativa Vite Vere Down Dadi, ha sottolineato l’importanza di rendere partecipi alla normalità le persone disabili. «La nostra mission è promuovere l’autonomia, l’indipendenza personale evitando l’assistenzialismo pubblico. Il settore primario, con le tante fattorie aperte e la famiglia contadina sono supporti educativi spontanei. Una giornata come quella trascorsa qui, sarà una novità per molti, ma concentra un valore per tutti noi inestimabile».