L’emergenza sanitaria non ha permesso d’incontrarsi di persona, ma non per questo il reparto Corona Boreale Mira 1 è rimasto con le mani in mano. Anzi. Il gruppo, formato da 45 persone – compresi i 4 capi – e suddiviso in 6 squadriglie (Castori, Falchi, Lupi, Cigni, Pantere, Tigri) ha continuato la propria attività sfruttando la piattaforma Zoom per combattere la distanza e per condividere qualche ora spensierata.
Abituati a trovarsi il sabato pomeriggio tra divertimento e momenti spirituali, nell’ultimo periodo i ragazzi sono strati costretti a riformulare le attività che si erano prefissati. Se la squadriglia dei Castori ha deciso di mettersi in contatto con don Marco Zane, collaboratore stabile di Gente Veneta, per farsi spiegare come scrivere un articolo, quella dei Falchi ha optato per imparare a sistemare una bicicletta (freni e catena in caso di bisogno), apprendendo anche il codice stradale.
Ad impratichirsi nelle legature, per completare le strutture utilizzabili dalla squadriglia al campo, ci hanno pensato invece i Lupi attraverso degli incontri che si sono conclusi con la realizzazione di un progetto. I Cigni hanno creato un quadernetto contenente le istruzioni per creare una sopraelevata, lavorando ad un video che le illustrasse; mentre le Pantere, nell’ambito dell’artigianato, hanno imparato a costruire una scarpiera. Anche le Tigri si sono date da fare, imparando a realizzare una sopraelevata.
Ma ora l’attesa è proiettata verso luglio: mese in cui i ragazzi saranno coinvolti in alcune novità ancora tutte da svelare. (M.G.)