«Quota 180 è l’altezza della guglia di Gesù nella basilica della Sagrada Familia di Barcellona. Può Gesù essere la “guglia” più alta della costruzione della nostra vita? Ovvero è possibile e conveniente per una persona che vive nel 2017 puntare su Gesù?».
È la domanda che dà origine a un’iniziativa nuova, che la Collaborazione pastorale di San Nicolò e San Marco di Mira sta organizzando e che proprio nei prossimi giorni prenderà il via.
L’iniziativa è pensata in particolare per i giovani, studenti universitari o lavoratori, fidanzati e dunque in coppia o anche no, sulla via del matrimonio o già sposati. Per questo – e pensando proprio a questi destinatari – le altre domande che ci si pone sono: “E’ possibile che l’amore umano abbia in lui il suo autore? Si può avere lui come riferimento delle scelte affettive e di vita?».
Per dare una risposta a queste domande, e comunque per arricchire un cammino di riflessione personale e di coppia, le parrocchie di Mira propongono un percorso in quattro tappe. La prima si terrà sabato 16 settembre: si tratterà di un incontro nel monastero di Attimis, in provincia di Udine.
Il programma prevede la partenza alle ore 10, il pranzo al sacco e nel pomeriggio l’incontro con le monache del monastero. La giornata terminerà con il rientro a Mira e la cena della Festa di fine estate (per info don Mauro Margagliotti).
La seconda tappa è prevista per venerdì 20 ottobre alle ore 20.45, in patronato di San Nicolò: Il tema sarà “Amici, fidanzati, sposi… ma come mi guardi? Come ti guardo? Lo sguardo sul nostro prossimo come specchio della nostra maturità”.
Poi, venerdì 17 novembre, sempre in patronato a San Nicolò, alle 20.45, “Amoris laetitia, la gioia dell’amore, ascoltata dalla viva voce di alcuni testimoni. Alcune coppie di sposi si raccontano”.
Infine, a coronamento del percorso, dal 2 al 5 gennaio 2018, viaggio – pellegrinaggio a Barcellona. Obiettivo la Sagrada Familia: «Una chiesa meravigliosa, che vorremmo guardare come lo specchio della nostra vita in costruzione e trarne spunto. Sarà un viaggio in fraternità per condividere il tempo del Natale facendo sintesi dei primi mesi di lavoro».