Le due scuole paritarie della Diocesi vincono un bando ministeriale. Sono la San Domenico Savio di Oriago e la San Pio X di Mira che se lo sono aggiudicato in mezzo ad altre mille scuole in concorso.
Si tratta di una gara istituita dal Ministero per le pari opportunità, dal titolo “In estate si imparano le Stem”.
Grande la soddisfazione per la Fondazione Giovanni Paolo I, che gestisce le due scuole paritarie per conto della diocesi veneziana, e soprattutto per i bambini e i docenti che su oltre 1000 partecipanti in tutta Italia sono risultati tra i vincitori del bando.
Grazie al finanziamento ricevuto sarà possibile potenziare la dotazione robotica e tecnologica delle due scuole e attivare un campus scientifico completamente gratuito di due settimane a fine agosto.
Scopo dell’iniziativa è contrastare fin dall’ambito formativo lo stereotipo delle donne scarsamente predisposte verso lo studio di discipline come le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica (acronimo Stem), precludendo loro anche future scelte scolastiche e lavorative. Ad offrire laboratori di coding, robotica educativa, tinkering, informatica e science making coi docenti della scuola ci saranno partner d’eccezione come l’Università di Trieste attraverso il Centro Interdipartimentale Ricerca Didattica (Cird) e il Museo Civico di Rovereto, da anni ente accreditato Miur per la robotica educativa. Questa collaborazione, che vuole proseguire anche oltre la realizzazione del campus, mira a rinnovare la proposta dell’istituto, stimolare l’apprendimento di queste discipline, introdurre una metodologia innovativa attenta alle recenti scoperte provenienti anche dal mondo dell’università e, in questo caso, offrire uno spazio in cui sperimentare anche per le ragazze le loro reali attitudini.
Il camp sarà intitolato Vogliamo la luna: Nobel e scienziate al campus stem perché accanto ai laboratori i partecipanti incontreranno le biografie di importanti scienziate che hanno vinto riconoscimenti internazionali per queste materie come Marie Goeppert, Rita Levi Montalcini, Barbara McClintock, Youyou Tu, Nettie Stevens, Marie Curie e Maryam Mirzakhanie.
Il periodo di attivazione verrà incontro anche alle esigenze delle famiglie e il campus si svolgerà per due settimane, da lunedì 28 agosto a venerdì 8 settembre, dalle 8.30 alle 16, 10 giorni in cui le scuole non sono ancora aperte e molti grest non sono più attivi. Nel limite dei posti disponibili, circa un centinaio (il totale degli alunni è 350), si favorirà la partecipazione femminile: come previsto dal bando del Ministero per le Pari opportunità, infatti, la partecipazione delle ragazze sarà favorita garantendo almeno una quota minima del 60%.
«Questa è una sfida che merita di essere raccolta – spiega la prof.ssa Stefania Nicolli, ideatrice del progetto e dal 1° settembre prossimo nuova preside delle due scuole – i nostri alunni nativi digitali possono così dialogare con noi entrando in classe con l’astuccio, ma anche con chiavette usb, robot, qr code e app, software di digital media e di storytelling. In un’avventura così ambiziosa avevamo bisogno di imparare dai migliori: abbiamo così coinvolto partner leader del settore come ad esempio l’Università di Trieste, il Museo Civico di Rovereto sezione robotica, accanto a DigiVeneto, l’associazione di promozione sociale di Fossò che organizza CoderDojo con l’Università Ca’ Foscari. E l’adesione massiccia delle famiglie all’iniziativa ci ha impedito di accogliere tutte le richieste».
Idee per il futuro? «Non vogliamo che l’esperienza resti una bella parentesi: quindi prevediamo formazione per il personale delle due scuole e già da settembre tre giorni di workshop tematici su coding e robotica con tutti docenti alle prese con Scratch, lego Wedo e m bot così che l’esperienza entri in classe da subito e determini l’ampliamento dell’offerta formativa del nostro istituto che tra poco, nel 2021 per la San Pio X e 2022 per la San Domenico Savio, festeggerà il centenario. Sicuramente tra robot, app e stampanti 3D».
«Il Digital Camp di giugno e la vittoria di questo bando – aggiunge Roberto Scarpa, che da fine 2016 guida la Fondazione in qualità di Presidente – pone le due scuole all’avanguardia e su elevati livelli di innovazione tanto da averci convinto ad attivare da settembre dei corsi di robotica e coding di martedì e giovedì dalle 14 alle 16 e dalle 16 alle 18 presso la nostra sede di Oriago per alunni interni ed esterni alle due scuole. Questo va incontro alla nostra ricetta di innovazione, condivisione e sostenibilità, nell’ottica di una scuola cattolica a carattere diocesano capace di cercare sempre il meglio nell’offerta formativa. In questo si è sempre distinto anche il nostro preside uscente, Pietro Pagan, in carica fino al 31 agosto, che ringrazio fin d’ora per il suo contributo alle crescita di questa realtà scolastica».