«Io mi fido di Dio»: l’ha detto e scritto tante volte Ketty. Oggi è il suo testamento: la ricchezza che ha trasferito a tutti – a partire dal marito, dai figli e dai parenti – lasciando questa vita.
Ketty aveva 49 anni, era di Mira, era sposata e aveva due figli, fratelli gemelli. Da tempo era malata. Ha fatto di tutto per resistere al tumore, ma lunedì scorso, in ospedale, è mancata.
Il dolore è grande, in famiglia soprattutto, ma anche fra tutti coloro che l’hanno conosciuta, a partire dalla parrocchia. E sarà nella sua chiesa di San Nicolò che venerdì verranno celebrati i suoi funerali, alle ore 11.
«Ma Ketty ha vissuto ed è morta da cristiana», sottolinea il cappellano della Collaborazione di Mira, don Mauro Margagliotti, che l’ha conosciuta e accompagnata anche in questo tempo difficile.
Soprattutto, ricorda don Mauro, Ketty ha sempre accompagnato le sue giornate, anche quelle più aspre, con una sicurezza: «Io mi fido di Dio».
E la conseguenza gliel’hanno letta in viso tutti: «Ketty era una persona serena. Preoccupatissima per la sua famiglia ancor più che per sé, ma capace di trasmettere serenità, nonostante tutto».
Di fronte a tante situazioni di scoramento e di angoscia, la testimonianza di Ketty è una prova di vita, anche quando la vita terrena deve cedere di fronte alla malattia.
Domenica scorsa Ketty, pur provatissima, ha fatto la Comunione: quel suo «io mi fido di Dio» non l’ha lasciata mai. E adesso lei passa il testimone di questo tesoro. (G.M.)