Da diversi mesi il mirese Forte Poerio versa in stato di abbandono.
Attualmente il cancello del parco rimane continuamente aperto, anche di notte, senza alcuna sorveglianza o monitoraggio, agevolando chi decide di accedere per depositarvi le proprie immondizie: i sacchetti dei rifiuti si accumulano sia nei cestini, sia fuori da essi, sia nei bidoni per la raccolta differenziata.
È davvero difficile capire il motivo di tale situazione e le varie responsabilità, anche perché ormai da diverso tempo i cittadini attendono di poter visionare gli atti comunali relativi alla struttura. La richiesta di accesso da loro presentata finora è rimasta inevasa.
La cooperativa “Primavera” che aveva in gestione la struttura, sembra non curarsene più e anche il Comune, proprietario del bene, non provvede a ripristinare uno stato di decoro.
Come osservano i cittadini, ormai da qualche anno gli spazi verdi comunali a Mira non vengono adeguatamente puliti (uno per tutti, il parco “Naturallegra” in Via Pertini), è scarsa la pulizia delle strade e nelle prossimità delle sedi scolastiche. L’abbandono del Forte Poerio è solo un nuovo capitolo all’interno di una ben conosciuta triste vicenda.
Va rilevato come il parco in questione sia uno spazio cui la cittadinanza è particolarmente legata: in questo “polmone verde” sono letteralmente cresciute le ultime generazioni di miresi. Le associazioni locali che ormai da diverso tempo lavorano in rete ad alcune questioni di particolar interesse per la città, hanno più volte manifestato la propria volontà di compartecipare alla progettazione sia della struttura, sia delle attività da svolgersi al suo interno, sia alla manutenzione di esso. Addirittura alcune classi scolastiche lavorano in autonomia a “progetti urbanistici di riqualificazione del Forte Poerio”.
Diventerà il parco mirese “per eccellenza” un’occasione per far compartecipare i cittadini alla cura e fruizione dei beni comuni? La risposta a questa domanda è una delle prime importanti sfide per la nuova Giunta Dori. (K.D.)