Il 30% dei negozi, tra Mira e Oriago, sono vuoti, sfitti e inutilizzati. Si tratta di 90 esercizi su 300 totali. È il segno della crisi prodotta dall’avvento della grande distribuzione e e dall’evoluzione delle abitudini di spesa della popolazione.
Il dato esce dal primo censimento delle attività e degli spazi commerciali compiuto nel distretto di Mira, che comprende Oriago, appunto, oltre a Mira Porte e Mira Taglio.
Per contrastare questa desertificazione e cercare di invertire la rotta parte un invito ai proprietari di negozi sfitti nell’area del Distretto del Commercio “Mira in Progress” perché contattino il Comune. L’obiettivo è avviare una fase di confronto propositivo per attirare nuove attività e quindi rivitalizzare da un punto di vista economico-commerciale i centri miresi. Questa è la proposta emersa nel corso dell’ultimo Tavolo di Coordinamento del Distretto del Commercio, che ha il Comune di Mira come capofila e comprende le associazioni di categoria Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, CIA, Confagricoltura, Coldiretti, Pro Loco, San Servolo srl, Consorzio di Promozione Turistica Città d’Arte del Veneto, La Piccionaia SCS, Bareato, Mizar, Renna, Co.De.Mi e il Ciset.
I proprietari di immobili sfitti ad uso commerciale e direzionale sono quindi invitati a contattare il Comune di Mira ai seguenti recapiti: email: suap@comune.mira.ve.it, pec comune.mira.ve@pecveneto.it o via posta tradizionale all’indirizzo Comune di Mira – Servizio SUAP, Piazza IX Martiri 3, Mira.