A dire il vero c’è un po’ di confusione storica nello stabilire com’è andata davvero. La tradizione più antica, attestata anche dallo storico mariano padre René Laurentin, vuole che nel tardo pomeriggio di un 24 marzo dell’anno 1111 ad una bambina sordomuta, mentre ritornava con le sue oche a casa, passando davanti al pozzo del villaggio le apparisse una bella Signora chiedendole di recarsi subito dai monaci benedettini per essere tirata fuori dal pozzo in cui si trovava protetta da una campana.
E i monaci constatano il duplice miracolo: la bambina sordomuta parla e sente, e nel pozzo incontrano l’immagine in pietra della Madonna, così come la Signora aveva riferito.
La seconda tradizione, sempre con il medesimo racconto, vuole l’apparizione ed il ritrovamento della statua della Vergine Maria qualche secolo più tardi, nel 1400 circa, quando a Borbiago, dopo una lotta tra il Vescovo di Treviso ed i monaci benedettini per la proprietà delle terre, vinta dal Vescovo che si era appellato al Papa, arrivano i Carmelitani. Questi costruiscono il monastero e danno avvio ad una nuova grandiosa chiesa in un villaggio popolato da appena una trentina di famiglie di poveri contadini e incaricano lo scultore Andrea Briosco detto il Riccio (1470 -1532) di eseguire una nuova statua della Madonna: quella che attualmente è venerata nel santuario e dispensatrice di ogni Grazia, poiché la statua originale è andata perduta, rubata o forse distrutta in una delle tante guerre che vide Borbiago come campo di battaglia tra i Carraresi e la Repubblica di Venezia.
Purtroppo non sapremo mai come sono andati i fatti; resta la tradizione che si perde nella notte dei tempi, che vuole che la devozione alla Madonna Mora di Borbiago non sia mai venuta meno e che la Madonna abbia sempre mantenuto ciò che aveva promesso: “Borbiago e le terre vicine avrebbero sempre goduto di speciale protezione da parte sua”.
La festa venne fissata il 25 marzo solennità dell’Annunciazione. Il vecchio arciprete, ancora molto ricordato a Borbiago, mons. Francesco Speronello, soleva dire nei suoi sermoni: “La Madonna di Borbiago apparendo a Lourdes…”, per affermare l’antichità della apparizione a Borbiago.
Il 25 marzo cade spesso in tempo di Settimana Santa; ma la Tradizione è così radicata nei fedeli che puntualmente arrivano per la festa della Madonna Mora anche se cade il Venerdì Santo. E si meravigliano per il fatto che non si celebri messa.
Quest’anno la memoria della Madonna Mora di Borbiago cade nella Domenica delle Palme; pertanto verrà anticipata a domenica 18 marzo alle ore 15 la tradizionale processione per le vie cittadine con l’effigie della Madonna. La processione sarà presieduta da mons. Dino De Antoni, vescovo emerito di Gorizia, che presiederà anche l’Eucarestia alle ore 16.30, al termine della processione.
Venerdi 16 marzo alle ore 15 Via Crucis, al termine della quale sarà celebrata l’Eucaristia e verrà data agli ammalati e anziani l’unzione degli infermi.
L’Eucaristia nella Solennità dell’Annunciazione di Maria verrà celebrata lunedì 9 aprile alle ore 20, con il tradizionale appuntamento di tutte le parrocchie del Vicariato di Gambarare che, in quell’occasione, offriranno l’olio per la lampada votiva che sempre rimane accesa, giorno e notte, davanti alla statua miracolosa della Vergine Maria.
diacono Tiziano Scatto