Ha fatto di nuovo centro l’iniziativa della “Caritas Riviera Mira” di organizzare annualmente un pellegrinaggio in luoghi particolarmente significativi.
Dal 22 al 25 maggio, sotto la guida del responsabile vicariale della Caritas Fabio Schirru, la comitiva si è potuta immergere in un itinerario denso di spiritualità, assaporando nel contempo l’incomparabile bellezza di edifici ideati dall’ingegno umano e segnati dall’impronta della fede.
Dopo la tappa iniziale dedicata alle meraviglie della Certosa di Pavia, i pellegrini hanno raggiunto i dintorni di Biella per essere accolti dall’abbraccio del grandioso Santuario di Oropa e dallo sguardo materno della sua Madonna Nera. È stata quindi la volta di quello straordinario complesso architettonico che è il simbolo stesso del Piemonte: la Sacra di S. Michele, millenaria abbazia che impreziosisce la Val di Susa con la sua ardita imponenza, fondendosi con la cima stessa del Monte Pirchiriano.
Sulla strada del ritorno, la sosta a Bergamo Alta ha conferito il tocco finale più appropriato: infatti, oltre ad ammirare la sontuosa Basilica di S. Maria Maggiore e l’attigua Cappella Colleoni, si è avuta l’inaspettata e gradita sorpresa di poter brevemente venerare le spoglie di S. Giovanni XXIII, giunte il giorno precedente nel vicino Duomo e destinate poi a raggiungere in “peregrinatio” Sotto il Monte, il paese natale dell’indimenticabile papa, dove resteranno fino al 10 giugno, giorno in cui verranno riportate in Vaticano. Poter pregare per qualche istante davanti ai resti mortali di papa Giovanni è stato davvero un dono speciale per il gruppo del Vicariato di Mira, il sigillo più bello che la Provvidenza ha voluto apporre alle quattro giornate di grazia vissute insieme.
Elda Gasparini