Il centro d’ascolto è il servizio più delicato. Non tutti se la sentono di svolgerlo. Per questo spesso se ne occupa direttamente lui: Fabio Schirru non è che lo disdegni, solo che dedicarsi a questo vuol dire trascurare altre mansioni, tenuto conto che è anche il presidente dell’associazione Ponte Solidale o.d.v., che gestisce il Centro San Martino.
Com’è andata quest’anno, nel complesso? «Tutto sommato siamo soddisfatti. Abbiamo tenuto. Gli assistiti sono gradualmente aumentati: attualmente sono circa 1.100. Purtroppo soffriamo un po’ la carenza di fornitura di prodotti nazionali ed europei, che ci obbliga ad acquistare quello che manca. Un grande aiuto ci giunge dalla raccolta mensile che alcune parrocchie del Vicariato continuano a sostenere. Anche la Regione, poi, dà un contributo ai suoi empori. Non abbiamo altre attività in corso, per il momento, perché i volontari non sono tanti, anzi. Quest’anno ne sono usciti alcuni; e i nuovi non compensano comunque quanti hanno lasciato».
Progetti in cantiere? «Vorremmo organizzare alcuni incontri con un’esperta dietologa aperti sia ad assistiti che a volontari, per favorire un interscambio culturale nell’ambito dell’educazione alimentare: come non sprecare il cibo e come riutilizzarlo al meglio, magari di pomeriggio in orari in cui l’emporio è chiuso. Poi sarebbe bello poter aprire questa possibilità a tutti, anche per invogliare qualcun altro a darci una mano. Dovremmo, però, trovare un luogo adatto, per dimensioni, al numero dei possibili partecipanti, che potrebbero essere tanti o pochi, ancora non lo sappiamo».
A proposito di quanto non è dato sapere… «L’incognita più importante riguarda il rinnovo del protocollo con il Comune». Ha una durata di tre anni e scade proprio nel 2024. «In occasione del primo lustro del Centro S. Martino, lo scorso novembre, abbiamo fatto presente questa scadenza al sindaco. Speriamo non ci siano problemi per andare avanti un altro triennio». I prodotti che “vanno” di più? «Latte, tonno in scatola e olio. Sono gli articoli più richiesti, se guardiamo al report di cassa. Per altro, il costo dell’olio è cresciuto davvero tanto». Un altro genere di prodotti sono i vestiti… «Ne abbiamo pochissimi e praticamente li regaliamo».
La pubblicità non avviene solo con il passaparola… «Farci conoscere ci serve soprattutto per far sì che chi potrebbe avere bisogno di assistenza possa effettivamente usufruirne. È questo il nostro obiettivo principale. Ancora adesso mi capita a volte di scoprire che qualcuno viene a sapere per puro caso che esiste il Centro. Questo mi fa pensare che dobbiamo fare ancora di più per raggiungere tante persone…».
L’emporio alimentare e il centro di ascolto sono aperti lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 17 (il mercoledì anche dalle 9 alle 11 per «over 65 e donne in evidente stato di gravidanza»). Per informazioni c’è il numero di telefono 041.528.82.78 (lunedì o venerdì dalle 15 alle 16).
Giovanni Carnio