«I dati che presentiamo oggi sull’attività delle Urologie dell’Ulss 3 – ha sottolineato il Direttore Generale, Edgardo Contato – ci riempiono di orgoglio: dimostrano come l’intervento di questa Direzione, che nominando nuovi Primari ha restituito una guida a tre su quattro équipe dell’azienda, ha davvero rilanciato il lavoro in questo ambito clinico. Dopo un anno dalla nomina dei Primari Claudio Valotto a Mestre, Tommaso Prayer a Venezia e Agostino Meneghini a Dolo, e grazie alla continuità sempre garantita dal Primario Antonio Longo a Chioggia, possiamo oggi tracciare un quadro sicuramente lusinghiero: i rapporti del nostro Controllo di Gestione dicono di un’attività sempre in crescita e già superiore rispetto a quella messa in campo nel periodo pre-Covid, e certificano come la rete urologica aziendale sia diventata fortemente attrattiva”.
Quattro sono le équipe di Urologia, operanti negli Ospedali di Mestre, Venezia, Dolo e Chioggia. E i dati presentati nella conferenza stampa svoltasi oggi nella sede mestrina dell’Ulss 3 Serenissima – che confrontano l’attività gennaio-ottobre di quest’anno rispetto a quella dello stesso periodo dello scorso anno – parlano di un aumento complessivo del 20%, con un picco del +38,1% nell’Ospedale Civile di Venezia.
Sono stati complessivamente 2463 gli interventi delle quattro équipe, con un aumento di attività operatoria del 15,5% rispetto allo scorso anno. Ancor più evidente l’aumento dell’attività chirurgica realizzata con il Robot operatorio, che infatti è cresciuta del 58%. Aumentano anche le prestazioni di specialistica ambulatoriali, che nel corso del 2023 sono già state 18.918 in aumento (+3,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e con risultati particolarmente significativi nell’ambito delle prime visite urologiche (+12,1%) e delle visite di controllo (+6,7%).
“La competenza, l’efficienza e la credibilità della rete delle nostre Urologia – ha commentato il Direttore Sanitario, Giovanni Carretta – ha inoltre interrotto il flusso di utenti della nostra Azienda che si rivolgevano ad altri Ospedali; al contrario, ci ha portato ad essere punto di riferimento anche per i pazienti di altri territori. Tutte le quattro Urologie hanno dati positivi quanto all’attrazione, che mediamente si attesta sul 12,4% riguardo ai ricoveri: significa che più di un paziente su dieci viene da fuori Ulss3. Va sottolineato, e sempre più incrementato, anche l’atteggiamento con cui lavorano le singole équipe: c’è un’attenzione costante ad operare come una vera e propria rete di squadre, di persone e di competenze, e questo produce nuova efficienza ed efficacia”.
Durante la conferenza stampa è stato sottolineato come alle Urologie dell’Ulss 3 Serenissima siano giunti anche importanti riconoscimenti a livello nazionale: i reparti di Urologia di Mestre, di Venezia e di Dolo hanno appena conseguito una menzione speciale della Fondazione Onda per le migliori pratiche nel trattamento del tumore prostatico e delle complicanze funzionali post-trattamento; ancor più prestigioso il “Bollino Azzurro”, sempre assegnato da Fondazione Onda, ricevuto dallo scorso anno dall’Urologia di Venezia per la gestione della neoplasia prostatica.