«Il nostro cammino sul Discernimento è iniziato nel mese di Aprile anticipato da una prima lettura del documento Agesci “Discernimento un cammino di libertà”, ma ci era sembrato un argomento complesso e intricato.
Abbiamo trovato un valido aiuto in un nostro parrocchiano, esperto di studi ignaziani, che ci ha proposto una attività serale facendoci vedere che in parecchi punti presenti nel metodo scout, come i regolamenti di Branca, la Legge e la Promessa Scout, il discernimento trova già applicazioni pratiche.
L’uscita scout di Comunità Capi che abbiamo fatto poi ci ha permesso, inoltre, di confrontarci prima di tutto sul piano delle relazioni costruttive tra adulti e sul modo personale con cui noi Capi scout possiamo imparare a discernere anche nella vita quotidiana, riflettendo anche sul nostro passato, su cosa ci ha spinto a diventare educatori scout e se le motivazioni di allora continuano a fare parte del nostro modo di fare servizio o sono cambiate. Sentiamo che il percorso che abbiamo iniziato è tutto da costruire. È una sfida che richiede impegno. Abbiamo bisogno di imparare a discernere il sentiero che il Signore ha pensato per ognuno di noi». (La Comunità Capi Agesci Quarto d’Altino 1)
Scout, la Comunità capi di Quarto d’Altino: al centro il discernimento
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