Le “Trifoglio Rosa Mestre”, donne operate di tumore al seno della squadra di dragon boat della Canottieri Mestre, oggi hanno voluto salutare tutte le loro compagne che purtroppo non ce l’hanno fatta, nel corso di un commovente evento che si è tenuto presso la sede della Canottieri Mestre a punta San Giuliano.
Salite a bordo dei loro dragon boat, si sono disposte a ventaglio nello specchio d’acqua antistante Punta San Giuliano e, accompagnate dalle voci di una rappresentanza del Big Vocal Orchestra, il coro più grande d’Italia, hanno lanciato nell’acqua i loro fiori: uno per ogni donna che nel periodo del lockdown se ne è andata, senza neppure il conforto di un abbraccio.
Con questa cerimonia il Trifoglio Rosa ha voluto, in un momento ancora così difficile, dare il proprio contributo all’Ottobre Rosa, il mese dedicato alla prevenzione ed alla diagnosi precoce del tumore al seno. Ha accompagnato simbolicamente la manifestazione, come un grande abbraccio a distanza, la Big Vocal Orchestra, che è stato più volte colonna sonora delle manifestazioni dell’Ottobre Rosa. Nell’impossibilità di essere presente con le sue 250 voci, per le attuali normative di prevenzione, il Coro è stato rappresentato da una delle sue voci e dal direttore Marco Toso Borella.
“Essere il Coro, le voci di questa città – fanno sapere Marco Toso Borella e Cristina Pustetto della Big Vocal Orchestra – significa anche avere il privilegio, come in questa occasione, di conoscere il lavoro e l’impegno di tante realtà del nostro territorio e potersi rendere voce e cassa di risonanza delle loro sfide”.
Le donne del Trifoglio Rosa, insieme a tutto il movimento delle “donne in rosa”, vogliono testimoniare con la loro attività che dal tumore al seno si può guarire e che il dragon boat è lo sport ideale per riprendere l’articolazione delle braccia e per prevenire il linfedema dopo l’intervento. Alla presenza della presidente del Consiglio comunale di Venezia Linda Damiano e del presidente della Canottieri Mestre Augusto Gandini, la Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier (TV) ha riconfermato ufficialmente, per il quarto anno consecutivo, il proprio sostegno alla squadra donando un assegno di 5000 euro frutto della prevenzione effettuata da altre donne.
La cifra è infatti parte del provento degli esami strumentali alle mammelle effettuati a Monastier durante l’ottobre scorso che è considerato il mese rosa della prevenzione del tumore al seno. “Aiutare queste donne così determinate e coraggiose è per noi un orgoglio. Chi si ritrova a dover affrontare diagnosi e operazioni così importanti ha bisogno di tutto il supporto per continuare a vivere in salute e serenità.” Ha detto Matteo Geretto Responsabile Comunicazione del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier (TV) presente alla cerimonia .
In quest’ultimo anno la squadra ha avuto una crescita straordinaria: «Dalle 18 donne dello scorso anno – spiega la portavoce delle “Trifoglio Rosa Mestre” Cristiana Csermely – siamo arrivate ad essere le 51 attuali. Donne tra i 35 e i 70 anni che si allenano 2 volte la settimana (mercoledì e sabato pomeriggio) in Punta a San Giuliano a Mestre.
“In primavera il Covid ci ha fermate per qualche mese con gli allenamenti e l’attività agonistica non è ancora ripresa. Però attualmente possiamo allenarci uscendo con il dragonboat da 20 posti con l’equipaggio dimezzato: pagaiamo in 10, una per panca, garantendo così la distanza di sicurezza. E’ certamente più faticoso, ma la gioia di stare insieme ci compensa del maggiore sforzo.” racconta Ivonne Chiarin capitana delle “Trifoglio Rosa Mestre”.