Sequestrati quattro chili di roga dalla Polizia Locale di Venezia. Ieri, giovedì 27 pomeriggio, dalle 16.30 alle 17.30, il Nucleo Operativo del Servizio Sicurezza urbana, supportato dall’unità cinofila antidroga e dai militari del Reggimento lagunari “Serenissima”, ha eseguito un servizio mirato di rastrellamento a griglia dell’area verde alla fine di via Buozzi, una laterale di via San Donà, a circa mezzo chilometro di distanza in linea d’aria dall’area di spaccio del parco Albanese.
Dopo i 9 chilogrammi sequestrati nell’area cani del parco Albanese e i 2 chilogrammi sequestrati in un’area verde di via Vespucci, è stato individuato nell’area setacciata un terzo magazzino usato dagli spacciatori per nascondere la droga: nascosti in due buche scavate nel terreno, gli operatori della Municipale e i Lagunari hanno trovato circa quattro chilogrammi di marijuana, destinati allo spaccio al parco Albanese e dintorni, per un controvalore al dettaglio di circa 40mila euro. Lo stupefacente era suddiviso in sedici sacchi di plastica nera da immondizie, ciascun dei quali conteneva cinque involucri da mezzo etto.
Da tempo infatti – sottolinea la Polizia Locale – gli spacciatori africani del parco Albanese hanno modificato le loro modalità operative, allontanando dal parco sia i magazzini primari (oltre i due chilogrammi – oltre 40 involucri da 50 gr ciascuno), che i magazzini secondari (da mezzo chilogrammo fino a un chilogrammo e 750 grammi – da 5 fino 39 involucri), lasciando all’interno del parco solo i magazzini terziari (involucro da mezzo etto) per le necessità di smercio quotidiano, e il “pronto smercio”, ovvero confezioni di marijuana da uno a cinque grammi. I ritrovamenti di sostanze stupefacenti negli ultimi mesi sono avvenuti sempre più spesso entro un raggio di un chilometro dal Parco Albanese, dalle vie Casona, Grassi, Bissagola, Baglioni, Dandolo, fino alle rive del canale Osellino. Gli operatori di Polizia Locale e i militari del Reggimento “Serenissima” in perlustrazione annotano ogni presenza fuori contesto dei pushers all’interno del quartiere Carpenedo-Bissuola; i dati vengono quindi esaminati dal Nucleo Operativo e, quando si arriva a 3 segnalazioni, viene predisposto l’intervento dell’unità cinofila.
Sono in corso le investigazioni per assicurare alla giustizia i soggetti che avevano la materiale disponibilità dello stupefacente sequestrato; investigazioni che hanno avuto esito positivo sia per il chilogrammo e mezzo di eroina sequestrato l’anno scorso in località quattro cantoni a Mestre, sia per i nove chilogrammi di marijuana sequestrati al parco Albanese sempre l’anno scorso.
Salgono così a 12 i chilogrammi di sostanze stupefacenti sequestrati dal Servizio Sicurezza urbana della Polizia Locale nei primi sette mesi dell’anno; nello stesso periodo sono sono stati una trentina gli spacciatori colti in flagranza di spaccio ed assicurati alla giustizia e 148 i sequestri di sostanze stupefacenti di vario tipo.
Sul fronte delle attività di prevenzione dello spaccio di strada e del degrado sono pienamente operativi tre programmi di sicurezza urbana: l’operazione Rione Sicuro, che prevede, mattina, pomeriggio e sera, pattugliamenti a piedi dell’intero Rione Piave, esteso fino alle vie Carducci, Querini, Cappuccina e Fogazzaro, e i programmi di rigenerazione urbana “Oculus” e “Oculus Plus”, con la continua ispezione e messa in sicurezza di tutti i siti in stato di abbandono che possono costituire base logistica per pushers e sbandati.