Arcisio Vivian e Giovanni Mognato erano due soldati che, dopo l’8 settembre 1943, furono fatti prigionieri dai tedeschi e internati. Vivian morì nel campo di Dortmund-Brackel il 21 maggio 1944, mentre Mognato il 6 agosto 1944 all’ospedale militare di Dortmund.
Oggi due Pietre d’Inciampo, che sono state collocate rispettivamente davanti al Municipio di Favaro Veneto e davanti al monumento ai caduti, presso la chiesa della Gazzera, ricordano le loro vicende.
Le cerimonie della posa delle Pietre d’Inciampo – in occasione delle iniziative per il Giorno delle Memoria 2025 – si sono tenute lunedì 20 mattina alla presenza, tra gli altri, della presidente del Consiglio comunale di Venezia, Ermelinda Damiano, dei presidenti delle Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato, di Chirignago Zelarino, Francesco Tagliapietra, di Venezia Murano Burano, Marco Borghi, e di vari consiglieri comunali e di Municipalità. Presenti i rappresentanti delle associazioni che fanno parte del Coordinamento cittadino del Giorno della Memoria, tra cui l’Iveser, la Comunità ebraica di Venezia e il Centro tedesco di Studi veneziani che, da dodici anni, promuovono l’iniziativa delle Stolpersteine in collaborazione con il suo ideatore, l’artista tedesco Gunter Demnig.
«Non è stato possibile posizionare le pietre davanti alle abitazioni di Vivian e Mognato – ha spiegato la presidente Damiano – ma abbiamo scelto due luoghi significativi. Con questo gesto solenne vogliamo restituire dignità, memoria e un’identità ai nostri concittadini strappati alle loro case e alle loro vite».