Sospeso, finché non saranno stati raccolti tutti i permessi, il Martedì del Villaggio. L’iniziativa – un mercatino che fa mix tra prodotti biologici, a chilometri zero e solidali – deve prima avere l’autorizzazione commerciale, sostiene la Polizia locale.
La denuncia di essere stati costretti alla chiusura, basandosi su un’applicazione pignola delle regole – attenti alla forma e non alla sostanza – viene dal parroco di San Giuseppe e promotore dell’iniziativa, don Natalino Bonazza. «La primavera di due anni fa a San Giuseppe – spiega don Bonazza nel foglio parrocchiale – il Martedì del Villaggio nacque intorno alla festa omonima per dare un segno. Da quest’anno è stata ripresa anche al Corpus Domini, dando vita al Mercoledì del Quartiere, proponendosi con le medesime finalità sociali. Gli ambulanti e le associazioni di volontariato hanno aderito, impegnandosi in prima persona, ben sapendo che non era garantito chissà quale profitto, pure legittimo. Da parte loro le parrocchie non hanno mai richiesto una quota per le postazioni: hanno solo messo a disposizione i sagrati».
Un’operazione non semplice, in cui l’ideale e l’obiettivo sociale viene prima del registratore di cassa: «Con fatica l’ultima edizione, in corso fino alla scorsa settimana, vedeva raccolti quattro banchi quattro. È bastata l’incredibile solerzia di una pattuglia della polizia municipale a spazzare via tutto. Mercoledì 26 settembre gli agenti erano già sul piazzale della chiesa del Corpus Domini prima delle sette del mattino e poi si sono ripresentati alle undici. Hanno preso di mira i titolari dei banchi e hanno fatto il loro lavoro di controllo con un accanimento stupefacente, ma senza cercare, né prima né dopo, un contatto con la parrocchia. Di fronte a questa prepotenza di tono repressivo, alziamo le mani: l’iniziativa finisce qui. Un paio di note a futura memoria: 1) si verifica il detto «summum jus, summa injuria» – «il sommo diritto è somma ingiustizia»; 2) tutti – non solo alcuni – hanno perso in questa vicenda».
Non la pensa così Marco, Agostini, a capo della Polizia locale veneziana: «La vicenda è molto semplice: il mercatino è totalmente privo di autorizzazione e la Polizia locale, senza elevare alcuna contravvenzione, ha invitato a dotarsi dei permessi. Nemmeno don Bonazza è al di sopra della legge!».