Aveva fretta di venire al mondo, Meriaam nata a bordo del 118 a metà tragitto tra casa e Pronto soccorso di Mestre, sulla rotonda del supermercato Lando, in zona ex Auchan. Dopo aver visto la testa della bimba e aver fermato, da prassi, il mezzo in corsa per agevolare il parto ormai imminente, alle 9 esatte di questa mattina l’infermiere venticinquenne Gregorio Franceschini ha accolto tra le sue braccia la neonata, del peso di 3 chili e 265 grammi, in piena salute.
Era il suo primo parto in ambulanza: “Mi è nata tra le mani. Non ho nemmeno avuto il tempo di preoccuparmi per quello che stava succedendo – racconta il giovane professionista -. È successo tutto in una manciata di minuti. E tutto con estrema naturalezza, nonostante la difficoltà della barriera linguistica. Le contrazioni erano sempre più ravvicinate e ho capito che non si poteva più attendere l’arrivo al Pronto soccorso: stava nascendo. La bimba si è messa subito a piangere, l’abbiamo avvolta con la coperta termica e messa in braccio alla mamma”.
Sul posto sono corsi subito due medici del Suem 118 che hanno asciugato, pulito e scaldato subito la neonata, clampando il cordone ombelicale: “Abbiamo favorito subito il contatto pelle a pelle per evitare la dispersione del calore – dice la dottoressa del Suem Giorgia Giora -. Ne ho seguiti diversi di parti in emergenza, ma anche per me è stato il primo parto in ambulanza, davvero emozionante”.
La mamma 23enne originaria del Bangladesh e il papà, che in ambulanza ha assistito a tutta la scena, “sono al settimo cielo”, testimoniano i sanitari. “E mamma e figlia sono arrivate nel nostro reparto in ottima salute” aggiunge il primario di Ostetricia e ginecologia Raffaele Battista, in visita alle due pazienti.