Duemila runners e più di 15mila euro raccolti in soli 3 anni di corse benefiche margherine. Ai blocchi di partenza centinaia di corridori saranno pronti a battersi anche sabato 2 settembre alle 18, nel corso della quarta edizione della “Corri con noi”. In gara runners professionisti della maratona di New York, dilettanti, nordic e fit walker, disabili, mamme con i passeggini e curiosi.
Tutto è fatto per Filippo, il bimbo di otto anni della comunità di San Pio X affetto dalla sindrome Cdkl5. E tutto è organizzato dalla stessa comunità, che per la quarta estate raccoglierà fondi in favore della ricerca contro questa rara patologia che compromette movimenti, digestione e comunicazione.
A sette giovani animatori a caccia di sponsor la direzione di tutta la macchina organizzativa, in grado di partorire cartelloni, loghi, magliette, trailer pubblicitari, affissioni, borse e volantini a impatto zero.
“È l’unica corsa spudoratamente aperta alla disabilità” recita lo slogan 2017. Perché #chiamacorre, aggiunge l’hashtag ufficiale rifacendosi al “Chi ama corre” utilizzato da Sant’Agostino.
«Siamo cresciuti oltre ogni nostra aspettativa» spiega chi ha scelto i due motti, Lorenzo Tiengo, professore di grafica all’Istituto salesiano e responsabile del centro giovanile della parrocchia. «Un evento di questa portata è difficile che sia disponibile per i disabili e fatto in collaborazione con i disabili».
I numeri lo confermano: «Puntiamo ai mille concorrenti. Questo grazie anche alla grande pubblicità fatta sui social e all’interno delle manifestazioni del territorio. Poi siamo a impatto zero (o quasi): gli sponsor coprono le spese, almeno per l’80%. Sono sei. Senza dimenticare il contributo dei privati».
Quest’anno nemmeno Bebe Vio ha rinunciato a metterci la faccia: raggiunta dai genitori di Filippo sulla spiaggia di Jesolo, la campionessa paralimpica si è fatta fotografare accanto al bimbo con il cartellone della “Corri con noi” in mano. E la foto ha fatto il giro dei social.
Anche i ricercatori della patologia Cdkl5, ai quali sono destinati i fondi della manifestazione, non mancheranno di toccare il nastro d’arrivo. «Siamo andati prima noi da loro quest’anno – spiega Lorenzo -, per vedere quali macchinari sono stati acquistati con il nostro contributo e cosa è stato fatto in questi tre anni di sostegno. Sono riusciti ad isolare la proteina che potrebbe essere la causa della malattia. Sono delle persone di cuore che da Bologna (dove il gruppo di studio universitario svolge la ricerca) vengono ogni anno a partecipare alla nostra corsa».
Grazie a loro, ora, Filippo segue una dieta chetogenica e sembra aver recuperato buoni punti dal punto di vista motorio. «Dalla prima edizione ad oggi – racconta Lorenzo, che è anche amico della famiglia di Filippo – lo vedo cambiato molto. Da uno stato iniziale quasi vegetativo ora mi guarda come se capisse ciò che dico».
In Italia sono circa cento i casi come quello di Filippo, affetti da una patologia scoperta solo alcuni anni fa. Sabato 2, cinque di loro saranno presenti a Marghera con le loro famiglie. Saranno attorniati dai tre percorsi previsti, ognuno con un coefficiente di difficoltà diverso: uno breve da 3,5, uno da 10 e un altro da 19 chilometri, l’itinerario più suggestivo che passa lungo gli argini di Marghera.
Cinque euro l’iscrizione standard, completa di pacco gara, da compilare al momento. Disabili e bimbi sotto i 10 anni partecipano gratis. Si può sostenere la corsa e la lotta alla sindrome Cdkl5 anche attraverso il sito vodafone ognisportoltre.it, che aiuta le manifestazioni sportive più meritevoli aperte alla disabilità.
Giulia Busetto