Dopo le telecamere installate dall’Ater in via Camporese e in via dello Squero a Mestre, arrivano anche quelle in via del Bosco a Marghera.
Sono attivi da oggi, mercoledì 17 giugno, 16 nuovi occhi elettronici attorno all’edificio “San Marco” per una spesa di circa 20mila euro, a cui si aggiungono i costi di gestione, come la fibra ottica e la manutenzione in caso di danni.
Due gli obiettivi: tutelare il patrimonio immobiliare dell’azienda di edilizia residenziale pubblica e prevenire problemi di pubblica sicurezza nella zona, che spesso sono stati segnalati dagli inquilini.
Spiega il Presidente dell’Ater di Venezia, Raffaele Speranzon: «L’Ater ha più volte raccolto, tramite il proprio personale di servizio preposto all’attività ispettiva, ma anche attraverso richieste degli inquilini, numerose segnalazioni sulla sussistenza di problemi di pubblica sicurezza in quell’area, derivanti da fenomeni criminosi più svariati: dal commercio abusivo allo spaccio di stupefacenti e, ancor più gravi, le occupazioni abusive di alloggi con le conseguenti azioni da parte dell’Azienda per tutelare i propri beni».
«Ecco perché – prosegue il Presidente – forti dell’esperienza positiva riferita dai residenti nell’attenuazione dei fenomeni criminosi nei luoghi in cui l’Ater ha installato degli impianti di videosorveglianza, come in via dello Squero e in via Camporese, si è reso opportuno installarle anche in questa zona. Abbiamo dunque risposto alla richiesta di aiuto da parte degli inquilini per contrastare danneggiamenti e situazioni di degrado. Il sistema impiantistico di videosorveglianza e i cartelli che lo indicano faranno da deterrente e non solo, per le forze dell’ordine sarà uno strumento in più nella battaglia all’illegalità».
Nella zona in questi giorni è stata appesa tutta la cartellonistica informativa che indica come l’area, d’ora in poi, sarà videosorvegliata.
Le 16 telecamere di via del Bosco sono state accese oggi per la prima volta e durante l’installazione Ater si è avvalsa del presidio di una guardia giurata in servizio h24 per evitare eventuali danneggiamenti nella fase di posa e allacciamento.
Una ditta specializzata è stata incaricata di gestire l’impianto di videosorveglianza ed è autorizzata ad estrapolare le immagini all’occorrenza, cioè quando le forze dell’ordine e le autorità di vigilanza e controllo le richiederanno.
Gli occhi elettronici sorvegliano le proprietà immobiliari e i terreni dell’Ater nelle vicinanze: il sistema tecnologico all’avanguardia permette infatti di zoomare e fermare immagini e dettagli particolari, targhe di automobili comprese.
In via del Bosco vi sono i due grandi edifici di proprietà dell’Ater di Venezia: il “Serenissima” e il “San Marco”, in quest’ultimo si trovano una sessantina di nuclei familiari, anche con anziani, e di questi 26 sono “storici” cioè di prima assegnazione, entrati nelle case nel 1983.