Per favore, non chiamate i vigili perché c’è un’auto in sosta vietata. È l’appello che il parroco di Carpenedo, don Gianni Antoniazzi, fa ai suoi parrocchiani.
Lo scrive sul foglio “Lettera aperta”, in cui rileva il problema reale della scarsità di parcheggi in zona. Una scarsità così marcata da indurre una raccolta di forma fra i cittadini per chiedere al Comune di crearne di nuovi. «Senza parcheggi la nostra realtà non cresce», sottolinea don Antoniazzi.
Perfino i vigili, osserva il parroco, sono costretti a lasciare la loro autovettura in sosta vietata, quando vengono a Carpenedo. Loro, certo, lo possono fare, per ragioni di servizio: una legge glielo consente.
Ma è come dire che il problema è reale e consistente: «Le contravvenzioni sono davvero frequenti e chi ha lanciato la raccolta firme – prosegue don Gianni – ipotizza che il Comune voglia fare cassa su Carpenedo. Qualche negoziante arriva a pensare che si cerchi di sostenere i centri commerciali, visto il crescente mercato digitale. Quando si chiede ai vigili il motivo di una presenza così frequente, rispondono che sono stati chiamati».
Da qui l’appello del sacerdote: «Mi rivolgo ai residenti della zona e chiedo, se possibile, di non chiamare più i vigili, se non per necessità grave. Capisco che il parcheggio selvaggio possa dare fastidio, ma è proprio importante una crescita nell’area. E torno ancora a domandare che il nostro Comune cerchi una soluzione».