Il record ce l’hanno il Lusore e il Marzenego: sono i due corsi d’acqua più inquinati della provincia di Venezia. In effetti lo sono soprattutto nel tratto finale, quello che transita nel territorio del Comune di Venezia.
Secondo le misurazioni dell’Arpav queste acque hanno livelli di batteri e di sostanze chimiche tali non solo da limitarne l’uso per l’irrigazione ma anche da «raccomandare l’uso di protezioni personali da parte dei lavoratori durante e dopo il contatto con l’acqua. Evitare inoltre contatti accidentali delle acque con la popolazione».
Ecco un dato che fotografa una delle emergenze relative alla qualità dell’acqua nel nostro territorio. Le acque di Lusore e Marzenego (in cattiva compagnia con lo scarico dell’idrovora di Campalto) rientrano in quel 7% delle acque del Veneto che l’Arpav classifica come molto inquinate.
Il Lusore, che nasce nei pressi di Borgoricco e sfocia nella laguna di Venezia presso Porto Marghera, ha sia un’altissima presenza di batteri Escherichia Coli, sia di elementi chimici come sodio, cloruri e solfati. La concentrazione di queste presenze è da dieci a cento volte quella di un corso d’acqua classificato come adatto per l’irrigazione delle colture (e non stiamo certo parlando di livelli da acqua potabile). Con questi risultati, il Lusore è in assoluto il corso d’acqua più sporco della provincia di Venezia. In certo modo, è anche una sfida per chi voglia invertire la rotta e governare un serio riequilibrio ambientale del territorio.
Un passo più sotto c’è il Marzenego, fiume che nasce da una risorgiva a Fratta di Resana. Da Trivignano, alle porte di Mestre, si divide in due bracci: il primo confluisce nel canale artificiale Osellino, che ne convoglia le acque nella laguna all’altezza di Tessera; il secondo riempie il fossato di Forte Marghera per poi sfociare in laguna presso il Parco San Giuliano.
Anche per il Marzenego l’Arpav applica la classificazione B2, come per il Lusore, ma i dati batteriologici e chimici più recenti pongono questo corso d’acqua al secondo posto nella classifica poco gradevole dei siti più inquinati nel Veneziano.
Le ragioni di tutto questo inquinamento? Molteplici. Ma è evidente che il passaggio per il centro urbano di Mestre e Marghera peggiora di molto la situazione. E la presenza così alta di batteri, così come di numerose sostanze chimiche e metalli, indica che gli scarichi fognari non sono sotto controllo. Cioè che assenza di collegamenti alla rete fognaria o usi impropri sono all’ordine del giorno. Per un’acqua pulita c’è ancora molto da fare. (G.M.)