A Mestre aumentano le famiglie micro ma sorprendentemente – o quasi – aumentano anche le famiglie macro. Lo rilevano i dati dell’ufficio Statistica del Comune.
Negli ultimi quindici anni i nuclei familiari formati da un solo componente sono passati da 30.567 a 39.143; sono cioè aumentati di circa il 30% e rappresentano quasi la metà (per l’esattezza il 44,5%) degli 86.665 nuclei registrati all’anagrafe alla fine dello scorso anno.
Ma addirittura, se si estende il confronto all’anno 2000, si assiste ad un aumento molto rilevante, del 70% circa: da 23.091 a 39.143, appunto (mentre la popolazione complessiva è costante, attorno alle 177mila persone).
La ragioni sono abbastanza evidenti e ribadiscono una tendenza che da tempo incide non solo su Mestre ma su tutte le nostre città: gli anziani aumentano di numero, così come i single non anziani. Da un lato vedovi e soprattutto vedove mantengono la loro autonomia abitativa il più a lungo possibile; dall’altro giovani e persone di mezza età decidono – separati o per scelta – di stare da soli.
Quello che forse è meno prevedibile è l’incremento delle famiglie di grandi dimensioni: quelle con 6 o più componenti (quindi, normalmente, due genitori e un significativo numero di figli, almeno quattro) in quindici anni sono passate da 549 a 897. Discorso simile per quelle di cinque componenti: sono passate da 2.491 alle 3.062 di oggi.
Sicuramente l’apporto principale viene dalle famiglie straniere che hanno preso la residenza stabile nella terraferma mestrina. D’altro canto la presenza straniera nella terraferma del Comune di Venezia, quindici anni fa, si attestava a 15.585 persone che, in questi tre lustri, si sono più che raddoppiate, arrivando oggi a quota 34.424.
E, mentre gli italiani da tempo stanno riducendo il numero dei figli, gli stranieri – pur conformandosi velocemente ai costumi di chi li ospita – sono ancora soliti averne di più. Da ciò anche l’incremento delle famiglie numerose.
Da rilevare anche come siano in sensibile calo le famiglie di due componenti: nell’ultimo quindicennio sono scese da 36.556 a 32.791. Stesso discorso – anzi, più accentuato – per quelle formate da tre persone: da 22.958 a a 18.130, con una riduzione superiore al 20%.
Giorgio Malavasi