Quando l’amore per l’arte è missione. Al teatro “Toniolo” di Mestre, domenica 26 maggio, alle ore 20.30, la scuola “A. S. D. Ritmidanza” propone lo spettacolo “Danza per le missioni”, una serata in cui la passione e i talenti degli allievi della scuola sono rivolti a sostenere la parrocchia missionaria di San Marco Evangelista di Ol Moran, in Kenya.
A coordinare i ragazzi, dai sei anni in su, e curare la direzione artistica è la maestra Loredana Avagliano, direttrice della scuola di danza.
L’appuntamento spegne quest’anno le sedici candeline e si compone di due parti, come ogni anno: un saggio di danza classica, con tema “Il grande spettacolo – il Circo”. La seconda parte sarà un musical: “Happy ending”, e se anche i cattivi delle storie per bambini volessero il loro lieto fine? Il titolo del musical è un inedito scritto da Christian Ginepro (ospite della serata). Gli allievi, oltre a danzare, canteranno dal vivo.
Ma come è nata questa iniziativa? «Ogni scuola di danza fa il suo saggio finale, spesso con il fine di finanziarsi – spiega Loredana Avagliano – ma dialogando con don Fausto Bonini, che conoscevo per aver lavorato con lui a Gente Veneta, e che poi è stato parroco al Duomo di Mestre, abbiamo pensato di organizzare una serata per raccogliere fondi per le missioni».
Da allora il saggio finale ha sempre avuto questa finalità. Da quando però “Danza per le Missioni” si è legata ad Ol Moran?
«Da quando don Giacomo Basso, già cappellano in Duomo, venne destinato a quella comunità – continua Loredana Avagliano – abbiamo voluto sostenerlo: ogni anno, se non è presente, facciamo un collegamento video con lui durante lo spettacolo».
I ragazzi della scuola comprendono l’importanza di questo gesto? «Oggi non è facile essere educatori, tuttavia ritengo che siano importanti questi momenti: è un modo per dare un esempio e aiutare i giovani a riflettere» conclude Loredana Avagliano.
Marco Zane