È stata presentata al Consiglio Comunale la petizione per la realizzazione del Parco del Marzenego, una Porta Verde che dal cuore di Mestre giunge fino a Zelarino svolgendosi lungo il Marzenego e alcuni dei suoi affluenti.
La petizione, firmata da più di seicento cittadini di Mestre e Venezia e sostenuta da numerose associazioni, chiede che il Consiglio Comunale si impegni per la realizzazione del Parco del Marzenego, dando seguito a quanto impostato nello “Studio di prefattibilità ambientale” mediante la sua trasformazione in uno specifico Progetto, anche allo scopo di accedere a possibili finanziamenti a livello nazionale e comunitario.
In particolare, come proposta di primi stralci realizzabili a modesto impatto finanziario, la petizione chiede di unire, con un percorso pedonale lungo il fiume Marzenego, il parco pubblico “Umberto Zia” agli impianti sportivi pubblici di Zelarino, di proseguire con tale percorso che coinvolge anche la Gazzera fino al centro di Mestre e di garantire la libera percorribilità degli argini attuando, ove necessario, anche l’istituto della servitù di passaggio.
La realizzazione del Parco del Marzenego è una significativa “rivoluzione ambientale”, perché permette di ripristinare e rendere interamente fruibile l’unica via di accesso “naturale” che attraverso una fascia fluviale entra direttamente nel tessuto urbano della città di Mestre.
Con la realizzazione del Parco del Marzenego la città incrementa la sua green belt, si unisce alla campagna incontrando Forti, Ville e Mulini, attraversando un habitat profondamente diverso da quello degli altri parchi cittadini perché caratterizzato da zone umide, prati, terreni agricoli e aree boscate. Il percorso consentirà, camminando sull’argine del Marzenego e poi proseguendo utilizzando parte della sponda del Roviego (che per un tratto scorre parallelo al Marzenego), di giungere – percorrendo gli ultimi meandri del rio Cimetto nei pressi della stazione metropolitana e di via Olimpia – al centro di Mestre, ricongiungendosi con la zona dell’ex Ospedale e i giardini di via Einaudi.
Per quanto riguarda gli strumenti di pianificazione urbanistica e del territorio, da oltre 50 anni prevedono con varie declinazioni questo parco fluviale: del Parco del Marzenego se ne parla già nel 1962 nel Piano Intercomunale; viene poi riproposto nel 1973 a ridosso del centro nel Piano Regolatore Generale e nel PALAV del 1985 che tutela tutta la fascia fluviale.
Il progetto si blocca nel 2004 quando il Parco del Marzenego diventa solo “il nome di una lottizzazione”: in cambio della cessione di una parte dell’area, su una superficie di 23 ettari si sarebbero dovuti costruire 31mila mq di edilizia residenziale, 2mila mq di edifici a destinazione commerciale, 8.300 mq di strutture ricettive, per un totale di circa 120mila metri cubi, più 4.200 mq di parcheggio. Per fortuna questo dissennato piano di lottizzazione è decaduto nel 2014, proprio l’anno nel quale viene realizzata la scopertura del Marzenego nel centro di Mestre.
In concomitanza con tale intervento, l’Assessorato ai Lavori Pubblici presenta uno “Studio di prefattibilità ambientale per il Parco del Marzenego”, comprensivo di soluzioni per la sicurezza idraulica, la realizzazione di meandri e anche, la depurazione delle acque, la loro godibilità e fruizione. L’attuale PAT (Piano Comunale di Assetto del Territorio) indica lungo il fiume un corridoio ecologico e “Percorsi naturalistici, ambientali e paesaggistici”.
La petizione presentata al Consiglio Comunale chiede che l’Amministrazione si impegni da subito per la realizzazione del Parco del Marzenego, completando il progetto e procedendo fin da ora con stralci funzionali – primo tra tutti l’attivazione del percorso arginale senza aspettare di disporre di tutti i fondi necessari per attuare l’intero progetto.
Associazioni che sostengono la realizzazione del Parco del Marzenego sono: storiAmestre, Associazione culturale “I Sette Nani”, Ecoistituto del Veneto “Alex Langer”, OdV WWF Venezia e Territorio, Associazione culturale “Mestre MIA”, FIAB Mestre, Italia Nostra – Sezione di Venezia, LIPU Venezia, Associazione dalla guerra alla pace – Forte alla Gatta, Associazione “I Celestini”, Comitato allagati di Favaro.