Dodici volontari in più – sia giovani che adulti – che hanno concluso il corso e il periodo di tirocinio. E una sessantina di bambini accolti.
Sono i numeri di Casa Nazareth, esperienza nata grazie a suor Licia Farinelli, recentemente scomparsa, il cui carisma continua ad animare un’attività preziosa dedicata ai piccoli.
«Gli iscritti sono destinati ad aumentare – spiega Maria Rosa Cellini, presidente dell’associazione “Volontari del fanciullo” – anche se nel corso dell’estate frequenterà i nostri spazi solo la metà di loro: molti torneranno nel loro Paese o prenderanno parte ai centri estivi, dalla mattina alla sera, mentre noi garantiamo un sostegno alle famiglie per mezza giornata».
Bimbi perlopiù stranieri (l’80%), provenienti da Bangladesh, Paesi dell’Est, Nigeria, Marocco, che sono stati coinvolti nel progetto “Marghera for kids” legato a doppio filo all’ultimo crowdfunding civico del Comune e al programma Pon Metro, che l’ha finanziato.
Lunedì scorso l’evento conclusivo attraverso una mostra fotografica che ha ripercorso le varie attività, avviate con l’obiettivo di far integrare i bambini sempre di più nel territorio in cui vivono, tra passeggiate alla scoperta di Marghera, interviste agli artigiani e commercianti locali, visite ai parchi ed orti condivisi del quartiere della Cita e approfondimenti sulla storia della città grazie alle operatrici della biblioteca.
«Un ringraziamento va al vicepresidente della Municipalità di Marghera, Massimiliano Scarpa, che ci ha dato una mano nel metterci in contatto con i commercianti, ai quali è stato donato un adesivo con la scritta “Amico di Casa Nazareth”. La comunità è come un giardino che va coltivato con cura, partendo proprio dai più piccoli. E questo è ciò che abbiamo cercato di fare noi». Commercianti e artigiani hanno trasmesso ai bimbi l’amore e la passione per il loro lavoro, rendendoli protagonisti di un «processo di apprendimento dinamico» che non ha fatto altro che confermare come dietro ad ogni persona ci sia un grande valore. «Basta saper ascoltare».
E il confronto con i grandi, ha aiutato i piccoli ospiti di Casa Nazareth a proiettarsi nel futuro, esprimendo le proprie aspirazioni. «La mostra – le parole di suor Guidalma Zamberlan, delle Figlie di San Giuseppe – è la testimonianza di ciò che dentro alla persona viene costruito attraverso la cura individuale dei volontari».
«Nel corso delle vacanze estive? Casa Sorriso, a Crea, chiuderà in luglio, mentre Tenerezza e Gioia (a Chirignago) e Amicizia (a Marghera) porteranno avanti l’attività fino ad agosto: naturalmente cambiando un po’ la tipologia, ma garantendo il sostegno allo studio», sottolinea Cellini.
Per quanto riguarda invece Casa Meraviglia, a Crea, temporaneamente rimarrà chiusa, «poi si vedrà. Se avremo più soldi a disposizione, valuteremo l’eventuale (ri)apertura della quinta nostra struttura, individuando anche il luogo. Intanto abbiamo partecipato ad un bando della Regione, in partenariato con altre associazioni, dedicato agli obiettivi dell’Agenda 2030. Se lo vinceremo abbiamo già in programma, tra le altre cose, uscite nei parchi con i bambini e percorsi orientati al rispetto per l’ambiente».
Marta Gasparon