Uscita particolare, molto gradita e concretamente istruttiva quella che ha concluso i corsi dell’annata 2023/24 alla Scuola di lingua e cultura italiana promossa dalla Caritas veneziana nella sede mestrina di via Querini.
Gli allievi, divisi in due gruppi (uno al mattino e l’altro al pomeriggio), si sono recati in visita alla biblioteca comunale in piazza Mercato a Marghera. «È stata un’occasione preziosa – spiega la coordinatrice dei corsi Annachiara Girotto – per conoscere un importante servizio presente nel nostro territorio. Abbiamo così potuto vedere insieme a loro ad esempio com’è suddivisa la biblioteca, quali servizi offre per loro e per i loro figli, come si possono prendere in prestito dei libri».
La scuola – che rimane gratuita – riscuote sempre numerose adesioni perché, continua Girotto (che insieme a Laura Strianese è anche insegnante nei vari corsi), «tante persone hanno bisogno di imparare la lingua per avere, quindi, opportunità in più per integrarsi». Nell’anno scolastico 2023/24 appena concluso sono stati attivati 8 corsi in totale: un corso di livello Alfa (analfabeti), 3 di livello A1 e 2 di A2 (questi ultimi sono i più frequentati in assoluto) ed infine 2 corsi più avanzati ancora (livello B1), coinvolgendo complessivamente 186 allievi. In più sono da considerare anche le 23 persone accompagnate in questi mesi nello svolgimento del test CILS (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera).
Tra i 186 allievi dei corsi dell’anno, terminati a fine giugno, le età sono le più varie: si va dai più giovani, appena maggiorenni, a persone con oltre 60 anni. Non c’è, insomma, stagione della vita che non sia rappresentata. Preponderante è divenuta la presenza femminile: erano 103 a fronte di 83 maschi.
Per quanto concerne le provenienze geografiche i Paesi più rappresentati tra gli studenti sono la Costa d’Avorio (con 26 allievi), l’Ucraina (23), il Bangladesh (22), la Nigeria (16) e la Tunisia (14) ma nelle aule di questa scuola si respira un’aria internazionale a tutto tondo (sono quasi una quarantina le nazionalità rappresentate) e ci sono anche allievi originari da Cuba, Vietnam, Kazakistan, Perù, Niger, Afghanistan e Venezuela solo per fare qualche esempio.
«Le richieste che arrivano – osserva la coordinatrice – sono sempre tantissime, ma la nostra disponibilità ad accoglierle è necessariamente limitata. Molto importante, per sostenere il nostro lavoro di insegnanti, è il supporto costante di alcuni giovani volontari Caritas che si affiancano a noi e rinforzano con la loro presenza le attività e i servizi che questa scuola offre a chi vuole imparare e conoscere meglio la lingua e la cultura italiana».
Alessandro Polet
Caritas: quasi duecento diplomati, a Mestre, alla scuola di lingua italiana per stranieri
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