«Bisogna che adesso ci sia un impegno di tutti, un impegno corale per dire che a Mestre è nata questa grande cosa. Bisogna che Mestre si attivi; altrimenti l’M9 diventa il Candiani bis».
A dire, in maniera provocatoria, queste parole è Massimo Cacciari. Presentando il programma del Festival della Politica della Fondazione Pellicani, l’ex sindaco sottolinea il fatto che alcuni incontri si terranno nel chiostro del grande e ormai prossimo all’inaugurazione spazio espositivo.
«Che a Mestre ci sia una roba del genere – argomenta il filosofo veneziano – non è una cosa indifferente. Perché questo è uno spazio da metropoli europea. È impressionante anche come dimensioni, per questa città. Vuol dire che Mestre ha deciso per davvero di diventare quella grande città che abbiamo fatto di tutto perché diventasse».
«Ma cosa ci metteranno mai dentro?», continua con le domande provocatorie: «Chi verrà a Mestre a vedere qualcosa lì? È un’opera di architettura, di tecnologia, una grande opera…: o Mestre è consapevole che si è imbarcata in quest’avventura e c’è un’attività culturale, un’amministrazione e una comunità che lo sostengono, oppure l’M9 rimane un monumento alla memoria».