È un presidio di comunità che rischia di venire meno. La scuola elementare “Ivano Povoledo” di Asseggiano in settembre rischia di non formare una nuova classe prima.
Sono infatti solo sette i bambini per ora iscritti, insufficienti – salvo decisioni che modifichino le regole – per creare una nuova classe.
È vero che la crisi demografica ci mette del suo, ma è anche vero che Asseggiano non è un centro sulla via del crepuscolo: pur essendo piccolo, ha una sua vitalità, data anche dal fatto che che si è costruito di recente e e nuove costruzioni vengono ancora realizzate. Il che comporta che nuove famiglie arrivano per inserdiarvisi.
Ma a differenza di quanto accadeva anni fa, non c’è più l’obbligo di iscrivere i propri figli alla scuola indicata dallo stradario, cioè più vicina alla zona di residenza. Così parecchi genitori fanno scelte diverse: a volte è più comodo avere il figlio vicino alla casa dei nonni o di una famiglia amica che può dare una mano…
Tutte motivazioni più che legittime, che fanno però sì che di dodici bambini in prossima uscita dalla scuola dell’infanzia ad Asseggiano, cinque verranno iscritti altrove.
«A noi spiace molto», afferma Claudia Agiollo, che ha due bambini alla “Povoledo”, in prima e in quinta, e fa parte del comitato di gestione. «Questa è una scuola piccola, con spazi adeguati e dove gli alunni sono seguiti con cura da insegnanti preparati. Sarebbe un peccato che la scuola non proseguisse, tanto più che sono in previsione sviluppi per il centro abitato: nuovi edifici, una pista ciclabile, un parcheggio…: perché far spegnere il motore che è la scuola?».
È quel che pensa anche don Massimiliano Causin, cappellano di Asseggiano: «È una realtà bella, vivace, integrata. E, insieme alla parrocchia e alla scuola materna parrocchiale, la scuola elementare statale è uno dei presidi di comunità. La comunità cristiana, che ha ottimi rapporti con gli insegnanti e le famiglie degli alunni, ha a cuore la prosecuzione di questa esperienza. D’altro canto, anche il Patriarca, in Visita pastorale nei giorni scorsi alla scuola dell’infanzia parrocchiale di Asseggiano, ha sottolineato l’importanza di creare rete con le realtà del territorio e di promuovere un’alleanza educativa».
Ed è ciò di cui è convinta anche l’assessore alla Scuola del Comune di Venezia, Laura Besio, che già in più occasioni si è adoperata per scongiurare il crepuscolo della “Povoledo”: «Credo anch’io che non sia lungimirante andare alla chiusura di una scuola primaria in una frazione in cui stiamo investendo e per cui si prevede sviluppo. Per questo ho chiesto alla dirigente del plesso “Colombo”, che comprende le primarie di Chirignago e Gazzera e complessivamente ha 930 bambini iscritti, di fare un nuovo tentativo. L’idea è di fare una riunione plenaria con i genitori per vedere se è possibile iscrivere altri ragazzini alla “Povoledo”. Il Comune è disponibile a dare una mano, se occorresse, con i trasporti scolastici e con quanto altro fosse utile».
Giorgio Malavasi