Le preghiere dei suoi alunni hanno ricordato Anna Michilin, la maestra 62enne tragicamente deceduta, venerdì 2 febbraio, mentre alle 7.15 di mattina, come ogni giorno, attraversava la strada, diretta alla fermata dell’autobus, per poi raggiungere la scuola.
Il foglio “Vita Parrocchiale” della comunità di Santa Maria del Carmelo, nel suo numero in uscita mercoledì 7, ricorderà la maestra e riporterà le preghiere che domenica scorsa sono state lette durante le celebrazioni eucaristiche nella chiesa parrocchiale.
Queste: «Signore Gesù, la notizia della tragica morte della nostra maestra Anna ci ha colpito come un fulmine. Siamo certi però che Tu l’hai già accolta nelle tue braccia per ricompensarla dell’affetto e della disponibilità donata a tutti i bambini che l’hanno conosciuta e hanno condiviso con lei tanti momenti speciali. L’affidiamo alle Tue mani perché abbia felicità eterna con Te, in paradiso».
E anche: «Signore ti preghiamo per tutti gli insegnanti che, attraverso la loro professione, lasciano un segno indelebile in ognuno di noi; in particolare per la nostra maestra Anna che non ha mai perso occasione per mostrare la passione per il lavoro, la volontà, la forza e la determinazione. Fa che in ognuno di noi si mantenga sempre vivo il suo ricordo e che possiamo seguire il suo esempio».
Il foglio di Santa Maria del Carmelo si fa interprete dei sentimenti di cordoglio per un’insegnante «molto stimata e ben voluta, capace di fare gruppo non solo tra i bambini che seguiva, ma anche tra i colleghi».
E aggiunge anche un appello, rivolto dai cittadini alle istituzioni: «I cittadini che percorrono il Terraglio e/o chi risiede lungo questa importante arteria ancora una volta denunciano la pericolosità di una strada assai trafficata, che comporta anche grave inquinamento acustico e atmosferico, nonché un livello di incidentalità molto alto. Basti pensare che la media, negli ultimi anni, è di 30 incidenti all’anno (alcuni gravi e mortali) solo per il tratto ricadente nel comune di Venezia».
I cittadini chiedono perciò «alle autorità e alle Amministrazioni competenti maggiore sicurezza e di porre in atto tutte quelle misure di riduzione del rischio (per esempio interventi di limitazione e controllo della velocità; realizzazione di percorsi dedicati per pedoni e ciclisti quali piste ciclopedonali e marciapiedi; miglioramenti della segnaletica e dell’illuminazione per gli attraversamenti pedonali; puntuale manutenzione del manto stradale; un adeguato ed efficiente servizio di trasporto pubblico per disincentivare l’uso del mezzo privato, privilegiando lo sviluppo del trasporto su ferro più pulito, più sicuro, con minor impatto su territorio.