Sei persone sfollate e 100mila metri cubi di sabbia sottratti alla spiaggia. Sono i dati più eloquenti della burrasca di lunedì scorso nel Comune di Jesolo.
Nel territorio comunale, la forza del vento ha inoltre abbattuto una decina alberi e ha prodotto molti rami pericolanti, messi in sicurezza da Vigili del Fuoco e Jesolo Patrimonio. Da registrare anche una falla sulla strada arginale lagunare che porta a Lio Maggiore, tamponata dai volontari della Protezione civile.
A destare maggiore preoccupazione sono stati la rete fluviale, costantemente monitorata con perlustrazioni e misurazioni ed il mare in burrasca.
La prevista piena del Piave con conseguente rischio di allagamento delle aree golenali, ha spinto il Comune ad informare per tempo le famiglie residenti sulle sponde del fiume, individuando eventuale alloggio temporaneo presso il nuovo Centro Servizi di via M. L. King e garantendo assistenza. Diverse case, lungo le vie Piave Nuovo, Massaua e Cortellazzo costruite in golena, sono state allagate, costringendo sei persone a lasciare la propria abitazione e recarsi da parenti.
Il vento di scirocco ha prodotto gli effetti più significativi sulla spiaggia, in particolare nella zona della pineta di Jesolo tra la foce del Piave e ed il Villaggio Marzotto, dove sono state inghiottite dalle onde le dune di protezione erette nei giorni precedenti la mareggiata e divelta la passeggiata a mare. Gli uffici comunali si sono già attivati per calcolare il quantitativo di sabbia “perduto”, ma le prime stime parlano appunto di oltre 100 mila metri cubi sottratti alla spiaggia.
Altro effetto prodotto dal mare in burrasca, la quantità di detriti trasportati dalle onde sulla riva. Lungo tutti i quasi 15 chilometri di spiaggia si sono accumulati, tronchi, rami, sterpaglie e rifiuti di ogni genere. Anche in questo caso, è stato chiesto alla società partecipata del Comune Alisea Spa, che si occupa della raccolta e smaltimento dello spiaggiato, di quantificare il volume di materiale presente e i costi per la sua rimozione.
Nel complesso, comunque, il sistema di protezione messo in atto nei confronti della popolazione ha funzionato. L’annunciato peggioramento delle condizioni meteo, ha spinto il Comune ad attivare il Centro Operativo Comunale già a partire dal tardo pomeriggio di domenica 28 ottobre per la gestione delle potenziali situazioni di criticità e consentire di intervenire al meglio attraverso il coordinamento di tutte le forze in campo.
“A Jesolo dobbiamo considerarci fortunati – è il commento del sindaco, Valerio Zoggia – rispetto alla paura vissuta da comuni a noi vicini e ai cittadini delle comunità montane più colpite da questa ondata di maltempo. Certo anche la nostra località ha dovuto fare i conti con una situazione difficile, ma la rete di sicurezza attivata si è dimostrata efficace. Ai gruppi di volontariato e a tutte le forze dell’ordine che sono state impegnate in questi giorni va il nostro ringraziamento. Ora arriva il momento di fare la conta dei danni e di aprire una seria riflessione. Ci sono famiglie, residenti nelle aree golenali, che andranno sostenute e c’è una spiaggia da ricostruire e ripulire. Chiediamo con forza che si affronti una volta per tutte il problema dell’erosione, che ogni anno ci danneggia, e che si inizi a ragionare per una condivisione dei costi per lo smaltimento dei rifiuti spiaggiati. Non è accettabile che gli jesolani debbano pagare di tasca loro anche per rifiuti prodotti da altri. Ci attiveremo in tutte le sedi per far valere le nostre ragioni e quelle dei nostri concittadini”.