Si spengono le luci sul Presepe di ghiaccio. L’amministrazione comunale ha chiuso ufficialmente ieri, domenica 22 gennaio, le porte della seconda edizione della manifestazione che per un mese e mezzo ha contribuito ad animare piazza I Maggio, nel centro storico di Jesolo, facendo segnare 60.612 visitatori.
Il Presepe di ghiaccio di Jesolo è stato inaugurato l’8 dicembre, alla presenza del vescovo ausiliare di Kiev, monsignor Oleksandr Yazlovetskiy. Le sculture, realizzate dagli artisti dell’Accademia italiana ghiaccio artistico scolpendo 150 quintali di materia prima, sono state ospitate in due grandi teche refrigerate, all’interno delle quali la temperatura è stata mantenuta costante tra i -12 e i -15 gradi centigradi. Raddoppiato la superficie espositiva realizzata per la prima edizione del Natale 2021/2022, adottando spazi con un fronte di 25 metri linerari. L’anno scorso la manifestazione aveva attirato 43.000 visitatori.
«Ci metteremo subito al lavoro per organizzare la prossima edizione, che sicuramente vedrà importanti novità – dichiarano il sindaco della Città di Jesolo, Christofer De Zotti, e l’assessore al Commercio, Alessandro Perazzolo – a partire da una nuova tensostruttura che consentirà immediatamente ai visitatori di individuare la mostra. Investire nel Presepe di ghiaccio significa creare i presupposti per generare importanti flussi turistici anche in centro storico durante il periodo natalizio, nel contesto di una strategia di promozione complessiva del territorio che inviti gli ospiti della città a voltare, anche solo per un attimo, le spalle al mare».