Jesolo disegna la spiaggia del futuro: è stata varata ieri dal Consiglio Comunale la variante al Piano particolareggiato dell’arenile. Il nuovo Piano prevede l’accorpamento dei settori che passeranno dagli attuali 31 ai futuri 16, che vengono ora definiti “Unità minime di gestione”. In questi nuovi soggetti rientrano tutte le concessioni attualmente esistenti, quindi anche quelle relative a chioschi, garantendo gli spazi al noleggio natanti e centri velici, con l’obiettivo di creare dei soggetti capaci di rispondere alle nuove logiche di mercato. La suddivisione dell’arenile nelle diverse Unità minime di gestione ha tenuto conto dei servizi esistenti a monte della spiaggia, quindi delle esigenze delle strutture ricettive e degli altri immobili che afferiscono a ciascuna zona, ma anche della possibilità di valorizzare l’area a disposizione dato che il fronte concessionato non è omogeneo. All’interno dell’Unità minima di gestione che avranno in utilizzo, i concessionari godranno di un certo grado di libertà per implementare servizi e migliorare l’esperienza degli utenti. Anche per questo, potranno valutare la distribuzione delle aree libere al proprio interno. In questo senso va garantito, come da disposizioni di legge, il 20% del fronte concessionato a spiaggia libera: il 13% viene garantito dalle 5 macro aree della foce del Piave e del Sile, della zona Casabianca, della zona Croce Rossa e della Laguna del Mort mentre le Unità minime di gestione devono gestire il restante 7%.
Previste delle deroghe alla misura minima di ciascuna postazione ombrellone, rispetto alla normativa regionale, mentre per quanto riguarda i chioschi sono previsti possibili ampliamenti: sarà possibile ampliarli fino a una superficie massima di 42 metri quadrati con lato lungo di 7,5 metri e lato corto di 5,5 metri, senza escludere forme diverse da quella quadrata o rettangolare. La superficie totale di pertinenza potrà raggiungere al massimo i 150 metri quadrati. Questo possibile sviluppo, tuttavia, dovrà essere proporzionale all’incremento di servizi e lo spazio per la posa tavoli dovrà rappresentare il 40% del totale. Ci sarà, inoltre, la possibilità di utilizzare diversamente il piano tetto che non dovrà più essere necessariamente spiovente ma potrà prevedere ad esempio un terrazzo come spazio aggiuntivo per il posizionamento di tavoli e servizi.
L’iter burocratico prevede ora la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) e le intese con gli enti superiori (Regione, Soprintendenza e Demanio marittimo), la pubblicazione per 30 giorni, cui seguirà un periodo di ulteriori 30 giorni per la raccolta delle eventuali osservazioni portate dagli stakeholders e infine l’approvazione in consiglio comunale con risposta puntuale alle diverse osservazioni pervenute. Successivamente sarà preso in esame il Regolamento di disciplina ed utilizzo degli arenili, delle spiagge e delle attività balneari attualmente esistente.