Uffici comunali sommersi dalle pratiche edilizie, di cui cinquecento, tutte relative al “Piano Casa” presentate negli ultimi due mesi. La località balneare jesolana si prepara così a chiudere un anno record, il 2018, in cui sarà superata quota 3.200 procedimenti. Elementi positivi che confermano la ripresa e la buona salute del mercato immobiliare nella località per quella che già viene ribattezzata la “seconda stagione” dello sviluppo urbanistico di Jesolo.
Un punto di forza per la città di Jesolo, dopo il grande boom con le archistar e i progettisti di fama internazionale che ha caratterizzato i primi anni 2000, che ora però si trova a dover fare i conti con l’elevato numero di pratiche edilizie da elaborare. In particolare la previsione di termine per il “Piano Casa Ter” inizialmente previsto a il 31 dicembre ha spinto molti privati e imprese a presentare documentazione all’Ufficio Edilizia Privata, gravandone l’attività. Una boccata d’ossigeno è arrivata dalla recente proroga decisa dalla Regione per il 31 marzo 2019.
Per consentire lo smaltimento della documentazione in esame, l’Ufficio Edilizia Privata chiuderà al pubblico per tre giorni durante il periodo delle feste.
«Con la proroga al 31 marzo 2019 della scadenza del Piano Casa Ter – afferma l’assessore all’Edilizia Privata e Urbanistica, Oltello Bergamo – c’è tutto il tempo per poter presentare con calma la documentazione. Occorre comunque, e le prime indiscrezioni in questo senso ci trovano favorevoli, che la Regione Veneto riveda la logica del Piano Casa, che dovrebbe invece puntare sulla recupero e la rinaturalizzazione degli spazi e lo sviluppo sostenibile attraverso la bioediliza; elementi chiave per il futuro come da noi espresso con il principio delle 3R: rinnovamento, rigenerazione e riqualificazione».