Può essere ben definito il “cuore” di una parrocchia o, ancora, lo si può opportunamente paragonare ad una “casa abitata dalla comunità”, ma non solo… È un ideale ambiente di ritrovo e di condivisione, dove tutto cerca di convergere verso il bene della persona (nella sua singolarità) e delle persone (la comunità, appunto). Nasce da qui anche l’attenzione costante per la cura dei locali e della struttura del patronato stesso, come dimostra la recente azione di rinnovamento e di ristrutturazione che ha visto impegnata la parrocchia di S. Giovanni Battista di Jesolo; è la comunità più popolosa della Diocesi con i suoi circa 12mila abitanti, come segnala l’ultima e recente edizione dell’Annuario diocesano. L’opera di restauro e di restyling del patronato – adiacente alla chiesa e alla casa canonica – ha richiesto una spesa complessiva di oltre 60mila euro ma la parrocchia ha potuto avvalersi di un prezioso contributo di 20mila euro arrivato attraverso i fondi dell’8xmille annualmente redistribuiti a livello diocesano e che, quindi, ha coperto una fetta parziale ma significativa (quasi un terzo) dell’intera spesa.
«Abbiamo un patronato molto grande e pieno di vetrate, di aperture esterne – racconta don Gianni Fassina, parroco qui a Jesolo da un decennio -. Con questa operazione siamo riusciti a sistemare e mettere a posto soprattutto i sistemi oscuranti, le tapparelle e i serramenti del patronato, approfittando dell’occasione per agire anche sul tetto, sulle fessurazioni e sugli intonaci da riparare e con l’intento di realizzare una completa impermeabilizzazione. E ovviamente si è proceduto anche ad aggiornare e a fare tutti gli adeguamenti, oggi necessari, per quanto riguarda gli impianti elettrici e la sicurezza dei locali».
Tutti i lavori nel complesso del patronato – dove si svolgono le principali attività e i momenti d’incontro della parrocchia (dalla catechesi al Grest, dalle occasioni più spirituali a quelle più ricreative) – sono stati avviati nel 2022 e sono terminati poche settimane fa, praticamente a ridosso della grande festa patronale che ricorre il 24 giugno (solennità della natività di Giovanni Battista). E si sono sommati, ricorda don Gianni, ad un altro imponente intervento che ha riguardato la scuola dell’infanzia con altri 120mila euro spesi tra adeguamenti alle norme di sicurezza ed opere murarie da risistemare o realizzare.
Alessandro Polet