L’intero pomeriggio di sabato prossimo 15 settembre nella Casa diocesana di spiritualità Santa Maria Assunta di Cavallino-Treporti per programmare insieme l’anno pastorale. La Collaborazione pastorale della parrocchie di San Giovanni Battista di Jesolo, di S. Maria Assunta di Passarella, San Giuseppe di Cortellazzo e la rettoria di San Giuseppe di Ca’ Fornera intende rispondere così alle indicazioni date dal Patriarca nel corso della sua Visita Pastorale.
Per l’occasione è uscito in edizione speciale il “Magnificat”, il notiziario della Collaborazione, con in prima pagina la lettera di invito dei sacerdoti. «La Collaborazione Pastorale – spiegano i sacerdoti – è una modalità per essere più autenticamente Chiesa ed un modo attraverso il quale i laici cristiani possono vivere il loro Battesimo con maggiore impegno e responsabilità all’interno della comunità cristiana». Poi soggiungono: «Le nostre comunità già da tempo svolgono alcune attività insieme. Dobbiamo fare tesoro di queste belle e feconde esperienze facendole diventare un metodo di lavoro. La Collaborazione Pastorale deve perciò valorizzare ciò che già stiamo facendo condividendo idee, esperienze, difficoltà e fatiche. Ora vorremmo provare a compiere un ulteriore passo in avanti in questa direzione».
Invito aperto a tutti. L’invito è rivolto a tutti, sia a quelli già impegnati in qualche servizio, sia a coloro che intendono dare per il futuro la loro disponibilità, ma anche a quelli che intendono dare la loro testimonianza cristiana senza alcun incarico specifico. Forte è l’incoraggiamento dei sacerdoti alla partecipazione: «Conosciamo alcune obiezioni: “ma io non sono capace, non sono preparato, non sono in grado o non ho coraggio di parlare, ma tanto non serve a niente”. Preoccupazioni che possono essere capite ma che vorremmo invitarvi a superare. A nessuno è chiesto di fare impegnativi interventi teologici, non è questo lo scopo dell’incontro. Un suggerimento: ognuno provi a pensare ad una esperienza personalmente vissuta e che lo abbia fatto riflettere (una celebrazione liturgica, un incontro di catechesi, un incontro con i giovani, un colloquio con il proprio figlio o figlia, o con il proprio marito o moglie ecc.). In cuor suo può essersi detto: ma se la Messa avesse anche questa caratteristica, se l’incontro fosse condotto in quest’altra maniera, se la comunità provasse quest’altra strada di coinvolgimento dei giovani, dei fidanzati, degli sposi ecc. Talvolta anche una idea semplicissima e concreta, se condivisa, può far nascere proposte utili per tutti». All’appuntamento è stato invitato anche mons. Giacinto Danieli, direttore spirituale del Seminario, che introdurrà i lavori con una riflessione sulla Evangelii gaudium. «Per ogni nostro impegno – spiegano i sacerdoti – dobbiamo sempre avere presente questa domanda: perché lo facciamo? E, soprattutto, per Chi lo facciamo?». Il pomeriggio inizierà con la preghiera dell’ora Nona e proseguirà in cinque gruppi di lavoro che riguarderanno la catechesi, la liturgia, la carità, la famiglia e i giovani. Per ogni gruppo è stata preparata una scheda con alcune domande allo scopo di stimolare riflessioni e proposte. Successivamente i partecipanti si riuniranno in assemblea per un dialogo sui risultati dei lavori di gruppo. Il canto dei Vesperi concluderà l’appuntamento «E’ stata una decisione che abbiamo preso con molta convinzione nel Cenacolo – spiega don Gianni Fassina, parroco di San Giovanni Battista e coordinatore della Collaborazione – per rafforzare quello spirito di comunione che deve essere alla base della Collaborazione. Il nostro obiettivo è molto semplice: cercheremo di essere molto realistici, individuando i passi concreti che è possibile fare secondo le forze di cui disponiamo. Del resto non siamo un’azienda che misura il suo operato sulla base della produttività ma una comunità di discepoli del Signore aperta all’azione dello Spirito. Per questo abbiamo chiesto a don Giacinto di aiutarci a capire in profondità ciò che significa essere Chiesa oggi».
Giampaolo Rossi