“Forza San Donà, dagli amici della Cina!” è scritto sugli scatoloni. E’ il dono arrivato stamattina nella sede centrale dell’Ulss 4, in piazza De Gasperi a San Donà: 10mila mascherine di tipo chirurgico, di cui una parte (2.000) di dimensioni adatte a bambini. Si tratta di un dono che un giovane imprenditore sandonatese, da un decennio residente a Ningbo, in Cina, ha voluto fare al proprio ospedale. «Anche da lontano seguo la situazione locale – fa sapere F.P. dalla Cina – le mascherine sono un dispositivo di protezione fondamentale in questa emergenza e tra l’altro non sono di facile reperibilità. Qui in Cina, nonostante i casi positivi si siano praticamente azzerati, la gente continua a utilizzarle e lo farà ancora per molto. Anche in Italia succederà lo stesso, dunque ci sarà bisogno a lungo di questi dispositivi. Con questa azione voglio aiutare in modo concreto la mia città, dove proteggere medici e pazienti dell’ospedale di San Donà di Piave».
Il carico è partito dalla città di Ningbo alla volta di Shanghai, qui è stato poi imbarcato su un volo diretto per Milano. “Un atto di generosità molto gradito, il personale ospedaliero apprezzerà ed userà sicuramente le mascherine – commenta il direttore generale Carlo Bramezza – . Questi sono gesti che nei giorni di emergenza gratificano il grande lavoro svolto da tutto il personale dell’Ulss4. A nome dell’Azienda che rappresento, ringrazio questo sandonatese che nonostante la lontananza non ha mai dimenticato la propria città».
Imprenditore di San Donà, residente in Cina, dona 10.000 mascherine
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