«Un luogo di socializzazione nel territorio e di coinvolgimento lavorativo». Non è difficile cogliere il valore di un’idea che promuove la crescita, in termini di autonomia, dei disabili. «Lo scopo non è fare utili», ricorda il presidente dell’Aphe (l’associazione disabili di Eraclea), Stefano Vidotto. Loro sono quasi pronti. Domenica 7 luglio sarà inaugurato il Negozio dell’Accoglienza, in via Roma 17, a Eraclea.
Intanto, mercoledì 26 giugno il locale è stato aperto in anteprima ai genitori degli ospiti: «È un openspace di circa 70 metri quadrati che funzionerà nel pieno rispetto delle norme di legge con il rilascio dello scontrino fiscale e gli altri adempimenti burocratici. Saranno esposti in vendita i manufatti dei “ragazzi”: oggetti in ceramica, gesso, stoffa, mosaico o altri materiali, biglietti, bigiotteria… Lo gestiranno gli stessi utenti col supporto degli operatori. Tutti avranno un ruolo: chi si occuperà della vendita, chi di allestire lo spazio o trasferire gli articoli dai laboratori al negozio, chi ordinare e pulire… Il locale sarà aperto normalmente la mattina, per due-tre ore, più altre occasioni straordinarie, per esempio sotto Natale e Pasqua, e comunque osservando le stesse chiusure del centro diurno».
Gli utenti sono familiarmente chiamati “ragazzi”, ma sono per lo più ampiamente adulti. Il problema, che Vidotto non si stanca di denunciare, è il limite dei 65 anni, quando la legge stabilisce che perdano lo status di disabili per diventare semplicemente “anziani”: improvvisamente devono lasciare la struttura e decadono da tanti altri benefici essenziali.
Il negozio non è un progetto calato dall’alto, nasce per volontà degli stessi ospiti: «Ogni sei mesi teniamo un’assemblea con i ragazzi e loro presentano una lista di desideri», spiega Vidotto. «E questa è sembrata una bella scommessa da vincere». Entusiasmo e commozione crescono con l’avvicinarsi del gran giorno: la sentono un’impresa loro, come è loro – per averlo scelto – il logo del nuovo esercizio: un albero dal profilo umano con cuori e mani al posto delle foglie.
Al momento la Casa dell’Accoglienza ha ventisei ospiti: «Potrebbe arrivare a 30, perché la lista di attesa non manca, solo che non ci sono le quote regionali previste per legge a copertura dei progetti di tutti i disabili». Peraltro l’Aphe ha vinto un bando regionale per accogliere due ragazzi autistici. «Quando arriveranno, vedremo se ampliare il progetto». Sicuramente un altro obiettivo chiaro, in mente, c’è: acquisire una porzione di terreno dal Comune per potenziare il servizio della Casa dell’Accoglienza.
Gli sforzi messi in campo finora vanno tutti nella direzione di rendere più normali possibile i rapporti dei disabili con la comunità del territorio. Passi da fare ce ne sono ancora tanti… «Dopo il Covid alcune iniziative avviate in precedenza si sono fermate: ad esempio, gli incontri con le realtà parrocchiali, i gruppi di catechismo, le scuole». E Vidotto, che il mondo della scuola lo conosce bene, conferma che anche lì la cultura della disabilità deve fare passi avanti.
Domenica prossima alle 10.30 la messa d’orario nella chiesa di S. Maria Concetta. Alle 11.30, la sfilata con la banda di Eraclea fino alla sede del negozio, dove alle 11.45 è prevista la cerimonia di apertura del locale con il saluto delle autorità. Saranno presenti il sindaco avv. Nadia Zanchin, il direttore generale dell’Ulss 4 (Veneto Orientale) dott. Mauro Filippi e la direttrice dei servizi sociali dott.ssa Paola Paludetti. Seguiranno un brindisi e un buffet.
Giovanni Carnio