“Sorridi alla vita”. L’invito al pranzo di beneficenza dice l’ottimismo e la gratitudine per il buon esito di una avventura difficile. Restano i controlli del caso, ancora ogni due mesi; poi si diraderanno.
La protagonista, involontaria, si chiama Dafne, una bambina vispa e grintosa, che ha saputo tener testa a una malattia difficile. Sei anni compiuti ad aprile, Dafne sta concludendo l’ultimo alla scuola d’infanzia parrocchiale “Mons. Ghezzo” di Eraclea, il paese dove abita. La leucemia che l’ha colpita ha cambiato la vita di tutta la sua famiglia: il fratellino David con i genitori Enrico e Chiara. È proprio Chiara a raccontare: «Possiamo dirci fortunati… solo tre mesi di ricovero, al confronto di chi in ospedale ci sta anche un anno e mezzo o più».
La vicinanza della gente, con la preghiera e l’incoraggiamento, ha aiutato molto. Dopo le dimissioni dall’ospedale c’era bisogno di normalità. Adesso «Dafne sta vivendo una vita assolutamente normale», assicura Chiara. Dopo un anno dalla fine delle terapie, i controlli, all’ospedale di Padova, saranno ogni tre mesi: «Sono tranquilla, perché la vedo bene, ma il vero sospiro di sollievo lo tiri quando ti dicono che l’esame è andato tutto ok».
Il primo pranzo di beneficenza era stato organizzato lo scorso gennaio: una festa e un’occasione per ringraziare. «In quella occasione non avevamo potuto soddisfare tutti, perché i posti erano contati, visto che ci si trovava in un ambiente al chiuso. Ci eravamo perciò ripromessi di rifarlo in primavera, all’aperto, sotto il tendone del patronato». Oggi c’è la data: domenica 9 giugno, alle 12. Il ricavato sarà destinato ancora all’Ail (l’associazione italiana per la lotta contro le leucemie) di Padova, ma anche a Team for Children. L’Ail opera soprattutto nel campo della ricerca, e la famiglia di Dafne sa bene quanto è importante: «La leucemia che l’ha colpita era un tipo abbastanza raro. Grazie alla ricerca sono stati veloci a trovare la cura giusta. Senza ricerca… niente cure».
Team for Children, invece, si dedica tantissimo ai bambini, per intrattenerli e farli divertire. Si impegna anche a sostenere con sussidi mensili le loro famiglie in difficoltà economica: «La quota devoluta a questa associazione sarà destinata ai progetti per l’onco-ematologia pediatrica di Padova».
Giovanni Carnio
Eraclea, un pranzo per festeggiare Dafne
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