Suor Anna Maria Borsato giura che non se l’aspettava. Non ha più le energie di tanti anni fa, però «le forze ci sono ancora», assicura. «Avevo già gettato le basi del nuovo anno di catechismo assieme a Svetlana», con la quale è nata una bella amicizia, in questi anni di collaborazione, tanto da avvertire un grande dispiacere per l’imminente, imprevisto distacco. La religiosa sta infatti per lasciare la comunità di Stretti, che ha servito – «un semplice servizio» si schermisce lei – per tre anni assieme a suor Rosapaola Rottin e suor Alice Ceccato che invece, lì da più tempo, continueranno il loro impegno nella pastorale della parrocchia di San Tiziano.
Suor Anna Maria è originaria di Paese (Treviso) e non fa mistero di ritenersi, anche per la sua vocazione, figlia dei suoi genitori, del loro spirito di preghiera e di sacrificio. Ricorda, per esempio, quando molto presto affrontava due chilometri a piedi per essere presente alla Messa delle 5.30 del mattino. Uno spirito che deve essere stato molto contagioso, visto che di sei sorelle cinque – inclusa lei – sono diventate suore missionarie francescane del Sacro Cuore, proprio come le religiose che all’epoca erano presenti (e benvolute) dalle sue parti. Il loro fondatore è padre Gregorio Fioravanti: «Ha iniziato a essere conosciuto solo dopo il Concilio», spiega la religiosa. E non può che esserci qualche traccia del suo carisma nel lavoro di questi anni.
«Ho cercato di vivere la mia vocazione per trasmettere gioia e semplicità francescana». D’altronde il suo obiettivo più caparbiamente perseguito è stato proprio questo: propagare nella comunità parrocchiale il devoto “contagio” che aveva colpito anche le sue sorelle. Cominciando col dare una mano dove poteva essere utile.
«Sono arrivata nel 2020, quando imperversava il Covid. Ho iniziato subito a occuparmi degli aspetti liturgici e sono entrata nel coro». C’è gratitudine, nelle sue parole, verso la comunità che l’ha accolta. Non si è trattato di un semplice contributo “tecnico” per il gruppo. In esso ci ha messo il cuore, per accrescere l’affiatamento umano nel coro e sostenerlo nel momento più difficile. «Quando, dopo alcuni mesi di malattia, è mancata Raffaella, la nostra “storica” direttrice». Il suo impegno è diventato allora proposta di animare assieme, attraverso il canto, anche i funerali celebrati in parrocchia.
Diversi sono stati gli altri versanti di lavoro: il servizio da volontaria nella scuola d’infanzia parrocchiale, le visite ad anziani e malati, la catechesi. «Il primo anno, segnato dal Covid, facevamo catechismo ai bambini con i loro genitori: è stato bello sia per loro che per noi catechiste».
Una scelta che in Lussemburgo, dove suor Anna Maria insegnava in una scuola materna per figli di emigrati italiani, aveva funzionato. Tante le esperienze alle spalle: «Mi hanno aiutata a migliorarmi nel servizio».
Del periodo di Stretti, suor Anna Maria ricorda in particolare i festeggiamenti per i 200 anni dalla nascita di padre Gregorio e la festa per il suo 60esimo di professione religiosa: «Un momento molto bello, che porto nel cuore». Come la soddisfazione di rinnovare ogni anno i voti, per confermare la sua scelta di fede.
Ora la religiosa si dedicherà ad un’altra missione: domenica 3 settembre saluterà Stretti in occasione della Messa delle 9.30. Si trasferirà a Rauscedo (Pordenone), per dar manforte a una nuova consorella. Portando con sé la sua esperienza e l’entusiasmo per l’ennesimo nuovo inizio.
Giovanni Carnio