Una strana costruzione in cemento armato completamente sepolta nel terreno sabbioso verso spiaggia: è quanto hanno rinvenuto nei giorni scorsi, gli operai diretti dal capo-manutentore Walter Cazziolati che stavano compiendo degli scavi al Villaggio San Paolo dell’Odar-Belluno (opera diocesana assistenza religiosa) per riparare una tubazione idraulica ostruita nel complesso ricettivo a Ca’ Ballarin.
Verificata la scoperta, il direttore responsabile della struttura ricettiva, Daniele Prataviera, ha fatto riportare in superficie il pesante manufatto grazie a un potente escavatore. Svuotato da quintali di sabbia e detriti e sommariamente ripulito, ne è apparsa l’evidente origine militare ed è stato pertanto coinvolto Furio Lazzarini, ricercatore storico e consulente del Comune di Cavallino-Treporti, che ha analizzato l’interessante scoperta. “Quasi sicuramente – ha confermato Lazzarini – si tratta di un bunker tedesco di tipo OT-Regelbau, realizzato tra il 1943 e il 1945 dall’Organizzazione Todt. Le dimensioni, contenute in circa tre metri per due con altezza di due e mezzo, la presenza di un solo accesso, di una feritoia e con una sorta di soppalco interno per immagazzinare all’asciutto le munizioni – ha continuato il ricercatore – lo ascrivono alla classica tipologia per mitragliatrici. Negli anni dell’occupazione tedesca e fino alla fine della Seconda guerra mondiale, sul Litorale del Cavallino furono realizzati moltissimi di questi bunker, in origine semisepolti nel terreno e ben mimetizzati tra le dune sabbiose, e che ospitavano un paio di militari della Marina costiera e una micidiale mitragliatrice Rheinmetall MG34/42 puntata verso il mare, in funzione antisbarco”.
Nel corso della ricognizione, poco distante è stato individuato un secondo fortino, assolutamente identico al primo, ma non si esclude ne esistano almeno altri quattro, stando ad una mappa tedesca dell’epoca. “E’ nostra ferma intenzione – ha dichiarato Prataviera – recuperare e valorizzare anche questi piccoli manufatti che raccontano quel particolare periodo storico e accrescono la nostra offerta culturale che già include il “Museo Batteria Radaelli” e l’organizzazione delle particolari serate enogastronomiche in quello che era l’edificio principale della Batteria Radaelli, con il coordinamento di “Via dei Forti” del Parco turistico di Cavallino-Treporti”.
Nella foto di Fabrizio Costantini: Daniele Prataviera e Walter Cazziolati, con Furio Lazzarini osservano uno dei bunker appena scoperti al Villaggio San Paolo