“Restauro” del Santuario della Madonna dell’Angelo: dopo la conclusione del primo stralcio dei lavori, prosegue la raccolta fondi in vista della sistemazione del campanile. Da circa un paio di settimane sono state rimosse le impalcature che coprivano il Santuario della Madonna dell’Angelo, installate per consentire l’esecuzione della prima fase dei lavori di manutenzione straordinaria della chiesa sul mare, tanto cara a caorlotti e migliaia di fedeli, eseguiti sulla base di un progetto predisposto dal professore Amerigo Restucci, procuratore di San Marco, già rettore dello Iuav di Venezia, membro del Consiglio Direttivo dell’Unesco per la tutela del patrimonio mondiale nel settore dei monumenti e presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, con la collaborazione di professionisti di Caorle e del Consorzio Cosvem, specializzato in questo campo.
«La prima fase dell’intervento ha riguardato la sistemazione delle facciate esterne del Santuario – spiega il parroco della Collaborazione Pastorale di Caorle, monsignor Danilo Barlese – È stato un intervento di grande rilevanza perchè ha permesso di sostituire le vecchie malte cementizie con materiali più adatti alla preservazione del Santuario. Anche gli intonaci sono stati sostituiti con materiali innovativi. L’intervento ha visto, inoltre, il restauro delle statue poste sulla facciata, la sistemazione di tutto l’atrio, dove l’intonaco è stato rimosso completamente e sostituito con resine molto più resistenti agli agenti atmosferici. Significativo è stato anche l’intervento sulle colonne, ora prive di segni causati da inquinamento e umidità. Sono poi state sigillate tutte le fessure che si erano create tra gli infissi e le pareti e sono stati posizionati i nuovi dissuasori per volatili».
Per l’esecuzione dei lavori, la Collaborazione Pastorale di Caorle ha avviato una raccolta fondi che le ha permesso di investire, per questo primo stralcio, circa 130mila euro, pari al 40% della somma necessaria alla realizzazione della prima parte dell’intervento (circa 327mila euro). Il residuo 60% è stato coperto grazie al cosiddetto “bonus facciate”, previsto fino allo scorso anno dalla normativa nazionale. La campagna di raccolta fondi ha visto la partecipazione di numerosi enti, a cominciare da Banca Prealpi San Biagio, e proseguendo con il Comune di Caorle, numerosi imprenditori del posto, le associazioni di categoria, tra cui Confcommercio e Federalberghi Caorle, oltre naturalmente a tante donazioni fatte dalle famiglie di Caorle. «È grazie alla generosità di tanti se abbiamo potuto preservare il Santuario della Madonna dell’Angelo. A tutti va il mio più sincero ringraziamento – prosegue il parroco – Vedere il Santuario restaurato ci riempie di gioia. Il lavoro non è però finito perchè urge la sistemazione della torre campanaria. Al momento abbiamo raccolto circa un terzo della somma necessaria per l’esecuzione del restauro del campanile (in totale circa 230mila euro): speriamo che quest’estate, grazie alla presenza degli ospiti devoti alla Madonna dell’Angelo, di poter raccogliere altre offerte e speriamo anche nell’aiuto delle istituzioni: finora solamente il Comune di Caorle ci ha sostenuti. In futuro, quando avremo le risorse, avvieremo anche l’ultimo stralcio dei lavori che interessa gli interni della chiesa». (GV)