Avrebbe voluto mettersi in gioco con il servizio “Pulmino Amico” della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. Pagando i contributi voleva anticipare il pensionamento – lavorava dall’età di 14 anni – ricavando del tempo per fare volontariato: accompagnare i pazienti oncologici alle visite, offrendo anche conforto e comprensione. Ma non ne ha avuto la possibilità, perché la malattia se l’è portato via a soli 51 anni. Ora il suo nome sarà la bandiera di un progetto, l’acquisto di un automezzo per il trasporto dei malati di cancro, che in qualche modo ne realizzerà, postumo, il desiderio: «Donando un’auto alla Lilt continuiamo l’opera di Nico – spiegano amici e familiari – trasformando il dolore della perdita in un gesto di speranza e aiuto concreto».
Faceva il camionista Almeris Nico Bragato. Tutti lo chiamavano col secondo nome, Nico. Abitava a Ca’ Turcata, una frazione di Eraclea. Nel 2019 viene operato; poi comincia le terapie allo Iov (Istituto Oncologico del Veneto) di Padova, che frequenta per circa due anni. Continua a lavorare nonostante la stomia (un’apertura chirurgica dell’intestino tenue) praticamente fino a novembre dell’anno scorso. Conosce il mondo della Lilt attraverso la sorella Nicoletta, anche lei nel frattempo ammalatasi dello stesso male. Che, 23 anni fa, aveva reciso la vita, a 54 anni, anche del loro papà.
Non aveva grilli per la testa Nico: c’erano il lavoro alla Keter, una ditta di trasporti e logistica, e la famiglia: la moglie (che durante la malattia l’ha sempre instancabilmente accompagnato) e due figlie. «È stato uno dei sette premiati in Italia dalla sua azienda per meriti sul lavoro, eccellendo per capacità e doti umane: disponibilità, gentilezza, educazione». Così lo ricorda fieramente la sorella Nicoletta, molto legata a Nico e ora impegnata, oltre che a combattere la sua battaglia personale contro la malattia, a centrare il traguardo dell’acquisto di un Doblò nel ricordo del fratello: «È mancato il 3 aprile scorso. Il 23 maggio prossimo avrebbe festeggiato 25 anni di matrimonio. Marito e moglie avevano progettato assieme un breve viaggio per onorare la ricorrenza…».
Poi spiega perché l’iniziativa di beneficenza si è data come obiettivo un Doblò. «Quella volta che dovevamo accompagnare Nico allo Iov e aveva il catetere, cercavamo il sistema meno scomodo per lui. Abbiamo visto che era più confortevole tenerlo disteso in un Doblò che farlo viaggiare nel pulmino. Così abbiamo pensato di acquistarne uno per la Lilt».
Un legame molto stretto quello di Nicoletta con il fratello: «Quando mi sono sposata, dieci anni fa, è stato lui ad accompagnarmi all’altare e mi ha portata sul suo camion festeggiando a colpi di clacson». Con la Lilt Nico ora continuerà a viaggiare. Una spinta in questo senso verrà dal pranzo di domenica 29 settembre, organizzato dalla delegazione Jesolo Litorale della sezione provinciale di Venezia e dalla Confraternita Risi e Tochi di Caorle, a Ca’ Turcata, in piazza S. Gabriele dell’Addolorata. L’iniziativa s’intitola: “Il viaggio continua: Sosteniamo Lilt per Nico”. Per informazioni e prenotazione: Francesco 346 8634823, Nicoletta 347 7615615 e Tamara 347 7190054). Seguirà musica dal vivo con, tra gli altri, lo speaker ufficiale della Lilt (e di Radio Birikina) Giovanni Zani.
Giovanni Carnio